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Attualità | 07 giugno 2024, 12:32

Upa e sindacati, un accordo quadro per fidelizzare 800 lavoratori del settore alberghiero

Un progetto sperimentale che interessa 800 lavoratori del settore alberghiero per un valore di circa 300 mila euro, già firmato da 37 imprese

Upa e sindacati, un accordo quadro per fidelizzare  800 lavoratori del settore alberghiero

Una maggiore flessibilità e miglioramento dell’organizzazione del lavoro per rispondere meglio alle esigenze della clientela valorizzando contestualmente l’apporto delle risorse umane.

E’ l’obiettivo che si pone l’accordo quadro per la contrattazione aziendale sottoscritto all’Unione industriali della provincia di Savona tra Unione provinciale albergatori Upasv e le organizzazioni sindacali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UILTuCS. Un progetto sperimentale che interessa 800 lavoratori del settore alberghiero per un valore di circa 300 mila euro.

"Un progetto sperimentale primo in Liguria e tra i primi in Italia - ha affermato Carlo Scrivano direttore di Upa - è stato un accordo non ideologico di cui sono grandemente soddisfatto"

"L'obiettivo è risolvere i principali problemi del settore - ha spiegato Giorgio Vento di Fisascat Cisl -  una stagionalità sempre più corta, e di conseguenza contratti sempre più corti. Con questo accordo vogliamo incentivare le imprese ad assumere per periodi più lunghi, anche il collegamento al Patto per il turismo della Regione". Un esempio è quello di un lavoratore con un contratto stagionale di 40 ore settimanali che nella stagione estiva si trova a dover fare più ore; potrà poi 'spalmarle' nei periodi di bassa stagione quando le imprese hanno meno lavoro. Sarà così garantito uno stipendio uniforme per più mesi".

Prevista dunque una migliore programmazione lavorativa “certa” ed un riconoscimento economico aggiuntivo a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’Industria Turistica. Tra i contenuti dell’accordo è previsto che i lavoratori dipendenti, in virtù di fidelizzazione del rapporto di lavoro e della applicazione degli strumenti di flessibilità, si impegnano a riconoscere gli strumenti di welfare aziendale con rapporti di lavoro a termine di almeno di 4-6-8 mesi.

"Negli ultimi anni si è dibattuto molto sul problema delle risorse umane - ha affermato Stefania Piccardo presidente di Upa - Abbiamo un calendario lavorativo particolare con periodi di picchi di lavoro e momenti morti. Questo accordo ci aiuta a fidelizzare i collaboratori e a garantire loro uno stipendio fisso nell'arco del periodo di lavoro".

Il riconoscimento del valore di welfare aziendale avverrà, al termine del contratto per i tempi determinati o entro fine anno 2024 per gli indeterminati, con la modalità tramite il sistema Welfare Liguria, con consegna di buoni cartacei o digitali o tramite accredito al beneficiario di un credito welfare su piattaforma informatica.

A questo proposito l’azienda fornirà le informazioni necessarie ai beneficiari per poter utilizzare il valore del welfare riconosciuto. In caso di scelta della piattaforma informatica da parte del Lavoratore eventuali crediti non utilizzati entro dodici mesi dal loro riconoscimento saranno cancellati automaticamente.

I servizi di welfare disponibili saranno quelli accessibili tramite il sistema Welfare Liguria per i buoni acquisto o buoni spesa a seconda della metodologia di riconoscimento come sopra descritto. Le somme concordate con il presente accordo, in considerazione dell’omnicomprensività delle stesse, non saranno computate ai fini del calcolo degli istituti contrattuali e di legge, diretti, indiretti e differiti, i compreso il TFR. 

"L'accordo è frutto di una collaborazione tra le parti - ha detto Giovanni Tiglio Filcams Cgil - l'accordo ha una durata di due anni, l'obiettivo è estenderlo e ripeterlo anche in futuro. C'è anche l'aspetto del welfare, applicato a tutit i contratti superiori ai 4 mesi, che permette di migliorare l'aspetto economico che questo settore si porta dietro". 

L’obiettivo è quello di ottimizzare le risorse attraverso una migliore organizzazione del lavoro, e in modo che si possa meglio corrispondere alle esigenza di flessibilità, volte al miglior utilizzo delle attrezzature anche con il prolungamento delle fasi stagionali, facendo meglio incontrare le esigenza della Azienda con quella dei Lavoratori, anche per favorire una maggiore stabilità occupazionale.

Elena Romanato

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