"Insieme per l'Europa che vogliamo", a Vado il candidato Benifei: "Ottimista, stiamo facendo capire la nostra alternativa"

"C'è un buon clima, sono ottimista, stiamo facendo capire l'alternativa che stiamo mettendo in campo".

Così il candidato del Partito Democratico alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno per il collegio nordovest, che comprende Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta, intervenuto ieri all'incontro "Insieme per l'Europa che vogliamo" che si è svolto ieri pomeriggio in Piazza Cavour a Vado.

A partecipare anche il candidato sindaco di "Vado, Prima" Fabio Gilardi, il senatore dem Lorenzo Basso, il consigliere regionale Roberto Arboscello e Giovanni Lunardon, con il coordinamento di Alessandro Oderda segretario del circolo Pd vadese e candidato alla carica di consigliere comunale.

"C'è ancora un diffuso astensionismo ma c'è una certa attenzione nei cittadini nell'informarsi con un'apertura alle alternative" ha spiegato Benifei.

Attenzione anche all'inchiesta della Procura di Genova che vede agli arresti domiciliari il presidente della Regione Giovanni Toti con l'accusa di corruzione. Ieri la mozione dei gruppi di minoranza di sfiducia nei suoi confronti è stata respinta.

"Penso che Toti si debba dimettere, il respingimento della mozione è un fallimento politico della sua maggioranza. L'inchiesta ha reso più evidente e ha fatto emergere un sistema di potere che è contrario agli interessi pubblici - ha continuato Benifei - Per evitare la paralisi di questa Regione, Toti rassegni le dimissioni, dia la possibilità alla Liguria di esprimersi".

"Il voto contrario alla mozione sembra contradditorio con la realtà. Ci vorrebbe amore per la Regione che si ha governato per 10 anni" prosegue.

Il tema del progetto sul posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra a 4 km dalla costa di Vado Ligure è stato discusso nei mesi scorsi anche in Parlamento Europeo. 

"In questi anni mi sono battuto per fermare il progetto di Toti del rigassificatore a Vado Ligure, contro il quale ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea: è chiaro che ci sono dei rischi di ricadute sull’ecosistema circostante e sulla biodiversità del fondale marino" ha concluso il candidato del Pd all'europarlamento.