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Politica | 05 giugno 2024, 08:57

Albenga 2024, Podio: "Consorzio di bonifica soluzione che la città non può più aspettare dopo anni di immobilismo"

Ultimo episodio del podcast “Albenga merita di più” insieme a Gero Calleri, l’imprenditore: "Amministrazione uscente non conosce il territorio, prossimo sindaco deve stare a contatto con la gente"

Albenga 2024, Podio: "Consorzio di bonifica soluzione che la città non può più aspettare dopo anni di immobilismo"

È l’agricoltura albenganese il tema centrale del 15esimo - e ultimo episodio prima del voto - del podcast “Albenga merita di più”, lo spazio di approfondimento del programma elettorale del candidato sindaco del centrodestra Nicola Podio. Ospite d’eccezione della puntata è stato Gero Calleri, consigliere comunale uscente, imprenditore e già candidato sindaco nel 2019.

“L’agricoltura albenganese - ha detto Podio nel corso del podcast - è il motore principale dell'economia regionale, non solo di quella locale. È il nostro fiore all'occhiello. Per la sua competenza ed esperienza sul campo, oltre che in qualità di ex presidente regionale di Coldiretti, Gero è, di fatto, l'agricoltura albenganese. Pochi come lui conoscono perfettamente il settore, i mercati e la loro evoluzione”.

Calleri è intervenuto nel corso del podcast parlando di agricoltura ingauna e del rapporto tra l’amministrazione uscente con gli imprenditori agricoli: "Ad Albenga - ha detto Calleri - l'agricoltura è composta da circa un migliaio di aziende a conduzione familiare, che coinvolgono circa 3-4 mila persone. È un'industria che continua a crescere, anche nelle difficoltà, grazie a questo lavoro”.

“Dobbiamo tutelare i nostri prodotti - ha sottolineato Calleri-. Anche se l'amministrazione non può incidere direttamente sui mercati, per un imprenditore e un commerciante che porta i suoi prodotti nei mercati europei, sentire il sostegno dell'amministrazione è fondamentale. Questo significa essere seguiti e supportati. Sentirsi abbandonati è brutto, soprattutto con i problemi di mercato e di vendita di oggi. È importante avere un'amministrazione che comprenda e conosca le esigenze dell'agricoltura. L'agricoltura deve sentirsi tutelata, ma è altrettanto essenziale un controllo del territorio e una corretta gestione della regimazione delle acque”.

In merito alla sicurezza idrogeologica del territorio albenganese, Podio non ha dubbi: “Il consorzio di bonifica è una soluzione che Albenga non può più rimandare - ha sottolineato il candidato sindaco del centrodestra ingauno -. Nell'ultimo PSR c'erano fondi significativi che sono andati persi. Con il voto, i cittadini decideranno se il consorzio è una struttura essenziale o se vogliamo continuare a tergiversare senza prendere decisioni concrete. Personalmente, vivendo a Campochiesa, conosco bene i rischi e i danni che le alluvioni causano nella Piana. Mi dispiace vedere lo stato in cui si trova il territorio albenganese; in dieci anni si è fatto poco o nulla, mentre si potevano ottenere milioni di euro dal PSR”.

Un’idea, quella del consorzio di bonifica, fortemente voluta e sostenuta da tempo anche dallo stesso Calleri: “Il consorzio è ciò che potrebbe dare un ampio respiro a tutta la Piana, permettendo l'accesso ai finanziamenti europei dedicati e una partecipazione rapida ai bandi per avviare i lavori necessari. La Piana di Albenga è la più importante della regione, eppure manca un consorzio di bonifica, nonostante sia un'area alluvionale. Un consorzio non tutela solo l'agricoltura, ma protegge anche la città. Quando il Centa esonda, come accadde nel '94, tutta la città ne subisce le conseguenze. Avere un consorzio significa adottare una visione diversa, orientata alla prevenzione e alla sicurezza di tutti gli albenganesi”.

Chiaro, infine, il pensiero di Gero Calleri in merito al rapporto tra l’amministrazione uscente e il territorio: “L'amministrazione uscente ha mostrato una mancanza di presenza sul territorio, dimostrando di non conoscere a fondo né il territorio né i problemi legati all'agricoltura. Se avessi vinto le elezioni cinque anni fa, non sarei rimasto chiuso in Comune, ma sarei stato più presente tra la gente, sul territorio, lontano dal palazzo. Una persona che passa troppo tempo dentro al palazzo perde il contatto con la realtà, e la gente lo percepisce. Io avrei valorizzato questo aspetto, mantenendo un legame diretto e costante con i cittadini”.

L’episodio completo del podcast “Albenga merita di più” con Gero Calleri è disponibile a questo link (CLICCA QUI). 

I.P.E.

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