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Attualità | 03 giugno 2024, 15:27

I Fermodellisti Valbormidesi che fanno rivivere treni e linee storiche nei loro plastici

Le vecchie linee ferroviarie, stazioni e depositi dei treni ricostruiti nei minimi particolari da quattro appassionati di modellismo ferroviario

I Fermodellisti Valbormidesi che fanno rivivere treni e linee storiche nei loro plastici

E' il fascino del treno, quello che ti colpisce da bambino e non ti abbandona più. Sono ormai adulti e padri di famiglia i soci dell'Associazione Fermodellisti valbormidesi, ma quella passione non li ha mai abbandonati.

Con gli anni l'hanno coltivata e fatta crescere e oggi la mantengono con il modellismo ferroviario o ferromodellismo. Nella sede di Mallare c'è un piccolo tesori per gli appassionati. Un plastico che riproduce una linea ferroviaria e treni di alcuni decenni fa, tutto definito nei minimi dettaglia.

Ci sono il vecchio deposito ferroviario delle Fornaci, il tra Spotorno e Noli con il casello e un tratto di ferrovia. Ma anche le auto e gli altri mezzi sono studiati e riprodotti con la massima fedeltà.

L'associazione è nata da una costola del Treno Club Savona e ne fanno parte Fabio Casalini che si occupa prevalentemente dello studio e realizzazione dei fabbricati, data la sua esperienza di geometra; Stefano Bagnasco , artista specializzato nei paesaggi, Niels Picciotto, informatico e specializzato nella stampa in 3d dei modellini di auto e camion che completano i plastici e Fabio Sartori.

Tutto è studiato nei minimi particolari e il piccolo contesto del club permette ampio margine di manovra ai suoi soci che fanno attività di divulgazione tra i giovani e sono molto apprezzati nel vicino Piemonte e in Lombardia, dove hanno contatti con altri club.

"E' una passione, quella per i treni – spiega Casalini – che si ha fin da piccoli e che siamo riusciti a sviluppare nel corso degli anni. E un'attività che richiede molto tempo che a volte viene anche tolto alla famiglia". Ma i risultati si vedono e sono bene evidenti nel grande plastico che si trova nella sede del club, a Mallare, che ogni tanto coglie i visitatori che ne fanno richiesta. Oltre ai plastici ci sono anche oggetti, attrezzature dei vecchi treni, come una panca in legno che fino a decine di anni fa caratterizzavano la terza classe dei treni locali, oppure sofisticate strumentazione i vecchie targhe.

La ricostruzione dettagliata di tratte ferroviarie stazioni non riguarda solo treni e binari. C'è anche la parte di paesaggio, naturale e non, la ricostruzione perfetta di vecchie auto come Fiat 1100 , camion come il Fiat 634o il Fiat C40. Roba da intenditori, certamente, che che da vedere appassiona anche chi è digiuno di ferromodellismo.

"Il modellismo, compreso quello ferroviario – spiega Casalini – è qualcosa di molto personale in cui cerchi di mettere in pratica quello che hai nella testa. Le nuove leve però hanno un approccio diverso e sono pochi i giovani che si appassionano a queste cose, hanno più interesse a guardare i treni di oggi. Comunque anche nella nostra zona si inizia ah investire un po' in cultura ferroviaria di un certo tipo. E' capitato che delle mamme ci chiedessero che cosa potevano fare per assecondare la passione dei treni dei loro bambini".

Elena Romanato

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