Attualità - 02 giugno 2024, 12:10

Premio Quiliano Cinema, l'attore Luc Merenda a Savonanews: "Passato i più belli anni in Italia, tornerei a fare commedia" (VIDEO)

L'icona dei film poliziotteschi anni 70 protagonista del documentario "Pretendo l'inferno", si è raccontato alla nostra redazione

E' stato premiato ieri al Nuovofilmstudio di Savona all'interno del Premio Quiliano Cinema per il documentario "Pretendo l'inferno", un documentario-viaggio negli anni 70 con un racconto di quel periodo con le sue scelte, le sue storie e un decennio da icona del cinema poliziottesco italiano e non solo.

Con l'attore Luc Merenda, vero e proprio simbolo cinematografico per aver recitato in molteplici film in un filone cult, abbiamo fatto una chiacchierata ed è emerso non solo la passione per il suo mestiere ma anche un grande spessore umano. Nei suoi film infatti raccontava uno spaccato dell'Italia degli anni 70.

Poi nel finire degli anni 80 ha avuto ruoli anche nel filone della commedia come in "Super Fantozzi" e in "Missione Eroica - I pompieri 2" dove aveva interpretato il comandante John Carter.

"Era appassionante perché era quello che succedeva in bene e in male. Non c'è n'è mai abbastanza dei filmati o delle cose su tutte le cose atroci, perché io penso che le cose atroci commesse più la gente le vede e più speriamo che non lo facciano mai. Io ho passato i più belli anni della mia vita in Italia mi sento veramente italiano - spiega - Sono partito perché avevo deciso che volevo andare verso la commedia, ma non la commedia alla Tomas Milan che per carità è bravissimo. Ho fatto dei film di commedia con Villaggio e o potevo proseguire a fare questo o dovevo andarmene ma non volevo più fare i film sulla polizia. Ho ricominciato in Francia, ma non mi sentivo a mio agio" prosegue Merenda che dopo i due film dell'86 e dell'87, ha lavorato per la televisione francese e in due occasioni per la tv italiana ma non era soddisfatto.

Da lì una nuova vita nella veste di antiquario. Con il documentario nel 2024 del regista Eugenio Ercolani (si può vedere su Amazon Prime) a coronare una carriera.

"Ho sempre detto che avrei fatto un documentario su questi momenti densi belli e atroci, però dei momenti che marcano la vita di un uomo, di un attore. Poi ho incontrato Steve Della Casa. Sono stato invitato a Hollywood Party, abbiamo parlato e dopo 2 minuti gli ho detto 'guarda che io ho un'idea che mi gira nel cervello da tanti anni' e lui mi fa di fare un film sugli anni 70 e così che è nato il film. In quegli anni di tristezza poi ho cambiato mestiere, sono diventato antiquario e avevo sempre pensato a fare la cosa veramente come la sognavo. L'ho fatto con tutto il cuore, ci sono tante cose, lo vedevo un po' diverso, però è un'interpretazione più che artistica, un'interpretazione sentimentale. Poi io sono abbastanza contento perché ho sempre detto che pretendevo l'inferno perché il paradiso mi sembra noioso come se, dicessi: 'Entra in Vaticano, Satana dove sei?".

"Sognerei di poter fare esattamente questi film di commedia. Io ho cominciato con I Pompieri 2 dove interpretavo il comandante canadese e lì c'è una parodia di Stallone. Mi sono divertito da morire, credo tutti, c'erano dei grandi comici. Villaggio ha una commedia che può mescolarsi con tutto. Quando ho fatto Super Fantozzi anche lì è stato stupendo. Lo farei subito un film legato alla commedia".

Per la terza volta dopo il 2018 (come attore cult per intere generazioni) e il 2021, è stato premiato al Premio Quiliano Cinema.

"Sono a casa al Premio. Luciano Carlino che si batte, dibatte per fare un festival, ha un gruppo di fan, Steve Della Casa, Alessandro Boschi. Il cuore è importante in questo momento dove il mondo va veramente male" conclude soffermandosi sulle problematiche presenti nel mondo, dalle guerre al riscaldamento globale.