“Referendum CGIL contro l’impoverimento del Paese e restituire dignità al lavoro e alle pensioni. In poco più di un mese, raccolte oltre 300 mila firme nel Paese, oltre 16 mila firme in provincia di Savona sui quattro quesiti, grazie al lavoro costante delle delegate, dei delegati nei luoghi di lavoro, delle categorie, delle leghe Spi, del sistema servizi e della confederazione. A dimostrazione di quanto il nostro sindacato sia radicato sul nostro territorio, dentro e fuori i luoghi di lavoro”. Lo afferma in una nota il segretario generale di Cgil Savona Andrea Pasa.
“Perché si torni al lavoro con la L maiuscola, stabile, tutelato, ben retribuito, dignitoso e sicuro, sta andando molto bene nel Paese e soprattutto in provincia di Savona – prosegue Pasa -. Superata quota 300 mila in tutto il Paese a un mese esatto dall’inizio della raccolta firme per i quattro quesiti referendari sul lavoro proposti dalla Cgil, con uno sforzo organizzativo e logistico enorme. Sta vincendo la battaglia della visibilità e sta dimostrando che, anche dove mancano i riflettori, è possibile avere un rapporto stretto con le persone e sul territorio, soprattutto laddove i problemi sono più grandi come nel territorio savonese”.
"Non è una novità per noi – spiega -, che siamo rimasti una delle poche, pochissime grandi organizzazioni sociali di massa di questo Paese. In un quarto di secolo, il primo di questo nuovo millennio, si è assistito e si continua ad assistere alla perdita di terreno della politica, alla partecipazione sempre più scarsa dei cittadini. Le percentuali dell’astensionismo, voto dopo voto, disegnano un baratro fatto di disinteresse, frustrazione, mancanza di fiducia, persino nelle elezioni che dovrebbero designare i decisori più vicini, quelli di quartiere, di municipio, quelle per i sindaci, per i presidenti delle regioni, per chi firma direttive e leggi che influiscono in modo inequivocabile sulla nostra quotidianità. Ma la gente si allontana, fugge dalle urne”.
“Sulle nostre proposte questo non sta accadendo – sottolinea -, anzi nei numerosi banchetti che allestiamo, mercati settimanali, sagre, società operaie, centri commerciali, vie del centro delle città savonesi, è una fila continua. Le persone si informano, vanno online, chiamano le camere del lavoro per sapere dove firmare, come poter sottoscrivere i quattro quesiti”.
“Questo – aggiunge - a dimostrazione del fatto che quando si mette sul tavolo un argomento che tocca davvero la vita delle persone, come la precarietà, i diritti sul lavoro, la sicurezza, ci si mobilita, ci si interessa, si firma e si fa firmare. A dimostrazione del fatto che la Cgil continua a godere di un patrimonio di credibilità coltivato ogni giorno sui luoghi di lavoro grazie all’impegno delle sue delegate e dei suoi delegati e negli uffici dedicati ai servizi grazie alla professionalità degli operatori, i sindacalisti della tutela individuale, che incontrano e assistono le persone nelle sedi dell’Inca o nei centri di assistenza fiscale. A dimostrazione del fatto che la presenza della Cgil in ogni comune e in ogni zona del Paese mantiene viva quell’idea di presidio di prossimità che si traduce, nella testa delle persone, con un concetto semplicissimo: la Cgil c’è, la gente la percepisce per quello che è: un soggetto vicino alle persone, che fa di tutto per rappresentarle e per difenderle”.
“Vi aspettiamo in tutte le sedi della Cgil di Savona presenti in tutta la provincia, nei luoghi di lavoro, nei mercati settimanali, oppure online, per un lavoro più sicuro, meno precario e più retribuito. Cgil di Savona c’è. Sempre”, conclude Andrea Pasa.