Una tre giorni di confronto e studi scientifici che si chiude oggi con la giornata finale del 30 maggio, all'Aula Magna dell'Ospedale San Paolo, e riunisce il meglio della chirurgia ortopedica della mano e che vede nel san paolo una dele sue eccellenze.
Nella giornata conclusiva di oggi è prevista una sessione di approfondimento a cui parteciperanno esperti del settore da tutta Italia, dai medici del Rizzoli di Bologna al Gaetano Pini di Milano passando per gli Ospedlali riuniti di Ancona. “Si parlerà degli esiti di gravi lesioni spiega il dottor Zoccolan - materia di profondo interesse in questa fase post pandemica che ha necessariamente determinato una sottovalutazione di alcune patologie a vantaggio di altre per cui i pazienti erano a rischio di vita o di gravi esiti”.
Proprio recentemente la Chirurgia della mano d el San Paolo ha fatto un complesso intervento chirurgico, durato otto ore, che ha permesso di ricostruire l'avambraccio di un paziente vittima di un incidente. Tra le parti più delicate dell'intervento anche la ricostruzione di vasi sanguigni di 2 millimetri di diametro. L'equipe multidisciplinare ha lavorato ricostruendo vasi della dimensione di due millimetri. “Recentemente abbiamo ricostruito con successo l’avambraccio di un camionista vittima di grave trauma stradale – afferma Zoccolan - attraverso l’impiego di un lembo micro chirurgico prelevato dalla coscia e innestato sul sito della grave perdita di sostanza”.
Il format del Corso propedeutico di chirurgia della mano, rivolto a medici specializzandi o già specialisti in ortopedia o chirurgia plastica e a fisiatri, fisioterapisti e terapisti occupazionali che abbiano interesse nell’apprendere la metodologia di base e le principali tecniche di trattamento delle lesioni traumatiche e delle patologie della mano. Oltre alla parte teorica ha compreso esercitazioni pratiche, per i fisioterapisti.