Nel pomeriggio odierno, presso l'A.B.F. Attività Borgate Ferraniesi di Ferrania, si è tenuto un incontro molto partecipato per esprimere contrarietà al progetto del rigassificatore. L'evento, organizzato dal Comitato Culturambiente e dal gruppo "Fermiamo il Mostro - No al Rigassificatore", ha visto la presenza di numerose figure politiche locali e di cittadini preoccupati per il futuro del loro territorio.
Tra i partecipanti, i sindaci di Altare, Roberto Briano, e di Carcare, Rodolfo Mirri, hanno espresso con forza la loro opposizione. Anche Giorgia Ferrari, consigliera comunale del gruppo di opposizione 'Cairo in Comune', Marco Brescia di AVS/Europa Verde e Monica Brignone, vice segretaria del Pd di Cairo, hanno partecipato attivamente al dibattito.
Il sindaco Briano ha commentato l’incontro tenuto ieri da Snam con i cittadini per discutere degli espropri necessari al passaggio dei tubi: "La sala era piena, penso sia arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti. Si tratta di una situazione molto sentita e questo mi fa molto piacere".
"Non possiamo essere considerati l'ultima ruota del carro", ha proseguito il primo cittadino di Altare, invitando i cittadini e gli amministratori a combattere insieme contro un progetto che non porta benefici diretti al nostro territorio. "Il rigassificatore serve solo al Nord Europa. Dobbiamo difendere il nostro territorio dalla centralità ligure, veniamo considerati come una discarica". Briano ha anche ricordato che il termovalorizzatore, un altro progetto controverso, non è più previsto dal Pnrr, suggerendo invece di migliorare la raccolta differenziata e di stipulare convenzioni con altre regioni per la gestione dei rifiuti.
Anche Mirri ha espresso critiche su come ieri Snam ha gestito la convocazione dei cittadini di Carcare: "Nessuno ha firmato l'accordo. Avrebbero potuto informare il comune; noi avremmo messo a disposizione un tecnico e un legale a supporto dei cittadini. Hanno chiamato anche persone anziane. Riteniamo che questo modo di fare non sia corretto. Siamo partiti male con il presidente Toti e stiamo proseguendo peggio".
La linea emersa durante la riunione è stata chiara: non firmare gli accordi proposti da Snam e creare un comitato congiunto tra tutti i proprietari terrieri per resistere agli espropri.