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Attualità | 29 maggio 2024, 18:44

Rigassificatore, tecnici Snam in Val Bormida per discutere gli espropri. La rabbia dei sindaci di Altare e Carcare: "Non ci hanno avvertito, siamo stati informati dai cittadini"

Briano: "Si sono comportati in modo scorretto. Tale atteggiamento rafforza la mia opposizione al progetto"; Mirri: "Come sempre viene usato il solito metodo: prima decidono e poi ci avvertono"

Rigassificatore, tecnici Snam in Val Bormida per discutere gli espropri. La rabbia dei sindaci di Altare e Carcare: "Non ci hanno avvertito, siamo stati informati dai cittadini"

La mattina odierna ha portato con sé una situazione di tensione, quando i tecnici di Snam si sono presentati ad Altare senza avvisare le amministrazioni comunali coinvolte nel controverso progetto riguardante il rigassificatore, per discutere con i cittadini gli espropri necessari per il passaggio dei tubi.

I sindaci di Altare e Carcare, Roberto Briano e Rodolfo Mirri, hanno sollevato una forte denuncia, esprimendo il loro dissenso per il modo in cui l'azienda ha gestito la situazione.

"I tecnici hanno affittato il teatrino dell'asilo cittadino e convocato i proprietari, sia altaresi, sia carcaresi, senza coinvolgere le amministrazioni comunali", attacca Briano, "evidenziando una mancanza di dialogo nel processo".

"Il buon senso avrebbe richiesto un approccio diverso. Ho sollevato le mie perplessità direttamente con Snam. Mi è stato risposto che loro possono agire così. Se questo è il loro modo di operare, mi sorge spontanea la preoccupazione. Tale atteggiamento rafforza la mia opposizione al progetto".

"Questo piano rischia di compromettere realtà importanti per il nostro territorio, come il tempo induista. Non c'è alcuna emergenza gas; si tratta solo di interessi economici. Inoltre, date le problematiche presenti in Regione, forse dovrebbero considerare un rallentamento. Snam si è comportata in modo scorretto", conclude Briano.

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sindaco di Carcare, Mirri: "Snam non ci ha comunicato nulla. Siamo stati avvisati dai cittadini. C'erano persone anziane, se ci avessero avvertito, magari avremmo potuto mandare un tecnico in supporto dei cittadini. Come sempre viene usato il solito metodo: prima decidono e poi ci avvertono. Questo modo di fare deve finire. I cittadini erano molto allarmati".

Graziano De Valle


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