Attualità - 27 maggio 2024, 17:08

Verallia di Carcare, altre quattro settimane di cassa integrazione

Amatiello (Filctem Cgil): "Il 27 giugno nuova riunione alla presenza dell'ad Ravasi. Ci auguriamo di avere notizie positive per far ripartire lo stabilimento"

Foto tratta da Google Maps

Prosegue l'azione dei sindacati per trovare una soluzione alla crisi che sta colpendo lo stabilimento Verallia di Carcare, dove 120 lavoratori sono in cassa integrazione a rotazione a causa del caro energia, dell'aumento dei costi e delle difficoltà di approvvigionamento delle materie prime.

"Ci siamo incontrati con l'azienda e, come concordato con i lavoratori, abbiamo sottoscritto un'intesa per ulteriori quattro settimane di cassa integrazione, dal 3 al 30 giugno", commenta Tino Amatiello, segretario della Filctem Cgil.

Tale soluzione è stata necessaria per affrontare l'attuale crisi e garantire un minimo di continuità ai lavoratori coinvolti. Ma non è tutto.

"Abbiamo messo in calendario anche una nuova riunione, a cui prenderà parte l'amministratore delegato, ingegnere Marco Ravasi, in programma per il prossimo 27 giugno. Ci auguriamo di avere notizie positive per far ripartire lo stabilimento", aggiunge Amatiello.

Parallelamente, la politica si sta muovendo per sostenere la causa dei lavoratori. Come promosso nell'incontro di venerdì scorso, avvenuto fuori dallo stabilimento di Dego, la senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva, nonché candidata al Parlamento europeo nella lista Stati Uniti d’Europa, Raffaella Paita, ha presentato un'interrogazione parlamentare.

"Data l’importanza strategica ed economica per tutto il territorio della provincia di Savona e quello limitrofo, è necessario che la produzione della vetreria riprenda al massimo della propria capacità nei più brevi tempi possibili, a tutela sia del mantenimento del livello occupazionale che nel rispetto delle esigenze dell’azienda. È doveroso che l’azione del governo, nei casi di crisi d'azienda, si muova con decisione e in modo celere già durante le prime avvisaglie di instabilità aziendale, al fine di prevenire situazioni che possano arrecare un danno economico ai territori interessati e mettere in difficoltà la crescita economica dell'intero Paese", commenta nell'interrogazione la Paita.