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Solidarietà | 26 maggio 2024, 09:32

Savona, un premio per Simone che ha salvato la compagna di classe in arresto cardiaco

La targa è stata ritirata dal professor che è intervenuto con lui. Mantero dell'associazione Cresc.I: "Aiutateci a proseguire con il progetto Renzino Astengo per diffondere la cultura del primo soccorso e salvare vite"

Savona, un premio per Simone che ha salvato la compagna di classe in arresto cardiaco

Io sono il papà di Renzino, che non c'è più. Quello che é successo la liceo Chiabrera mi ha dato una certa grinta. Sono contento di aver parlato con Amnon Cohen, il giorno dopo la morte di Renzino, per mettere in piedi questo progetto. La ragazza che è stata salvata è la prova tangibile che funziona”.

E' stato Geri Astengo, papà di Renzino, morto nel 2009 a 11 anni in seguito a un arresto cardiaco mentre era a scuola, a consegnare la targa per Simone Bocchio a Valerio Rosano, l'insegnante presente in classe quando la studentessa si è sentita male. La targa è stata consegnata ieri sera, 25 maggio, in Darsena.

Simone, 17 anni, aveva seguito il corso di primo intervento "Renzino Astengo" nella sua scuola e quando la sua compagna di classe si è sentita male, mercoledì scorso (22 maggio, ndr), non ha esitato a mettere in pratica quanto appreso nel corso, in attesa del 118. Un intervento che ha salvato la vita della compagna di classe. 

Il progetto “Renzino Astengo”, realizzato dall'associazione Cresc.I con l'Asl savonese (Pediatria, 118, Cardiologia) prevede la formazione di studenti e insegnanti all'intervento d'urgenza tanti e ha permesso di dotare le scuole di defibrillatori. Un momento ricordato con commozione dalla famiglia Astengo, che ieri ha voluto trasformare una perdita tragica in un progetto che ha coinvolto migliaia di studenti formandoli al primo soccorso.

"In quell'anno, quando è morto Renzino - ha detto Amnon Cohen, allora primario di Pediatria - abbiamo subito pensato di percorrere la strada giusta ma non eravamo sicuri. Questi 15 anni di preparazione di studenti e insegnanti non sono stati invano. I ragazzi che sono stati formati dal 2009 si sono avvicinati al volontariato, al mondo delle croci. In quel momento abbiamo pensato come fare perché quello che è successo a Renzino non si ripetesse più. Ora immagino Renzino lassù, cresciuto, su seduto su una poltrona  con birra in mano ormai maggiorenne che dice: ce l'hanno fatta".

"C'è stata una prontezza che è raro trovare in un ragazzo di 17 anni - ha detto il prof Rosano - è riuscito subito a intervenire e mi ha trascinato con la sua prontezza di spirito. Siamo riusciti a intervenire su questa ragazza che è ancora ricoverata in ospedale ma sta bene".

Sul palco per consegnare la targa anche la dottoressa Penazzo del 118. "Ringrazio la famiglia Astengo per questo progetto - ha spiegato - e faccio i complimenti a Simone che ha saputo subito cosa fare: attivare il massaggio cardiaco e chiamare il 118. Per caso avevamo l'automedica al Brandale che stava andando a Spotorno; quando abbiamo capito la gravità della situazione l'abbiamo dirottata subito sul liceo Chiabrera. Mentre il professor Rosano era al telefono con noi, il ragazzo ha iniziato a rianimare la compagna. L'automedica è arrivata in poco tempo, ha fatto quattro defibrillazioni e la ragazza ha iniziato a parlare. Ho 30 anni di lavoro ma mi commuovo sempre quando un intervento va bene".

Elena Romanato

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