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Politica | 25 maggio 2024, 14:12

Progetto rigassificatore, il Pd: "Integrazioni confermano l'incompatibilità col territorio. Parola fine con le dimissioni di Toti"

Il segretario regionale Natale e il consigliere Arboscello: "Un progetto scellerato a cui chiediamo venga posta la parola fine con nuove elezioni"

Progetto rigassificatore, il Pd: "Integrazioni confermano l'incompatibilità col territorio. Parola fine con le dimissioni di Toti"

"La richiesta di integrazioni da parte del Ministero dell’Ambiente dimostra ancora una volta quanto ribadiamo e sosteniamo da tempo: il rigassificatore non è compatibile con il territorio di Vado-Savona e la sua area marina protetta". Non usano giri di parole o mezzi termini il segretario del PD Liguria Davide Natale e il consigliere regionale e vicecapogruppo in Regione Roberto Arboscello nel commentare gli ultimi sviluppi giunti da Roma sul riposizionamento di Golar Tundra nel Mar Ligure.

"Siamo di fronte all’ennesima richiesta di integrazioni puntuali, su impatto ambientale, aspetti progettuali, traffico, rumore, impatto sulla popolazione, che confermano i forti dubbi che fin da subito cittadini, imprese e amministrazioni locali hanno sollevato - affermano i due dem - Nonostante Snam si ritenga pronta a fornire tutte le risposte alle richieste rimane chiara l’incompatibilità di Golar Tundra con l’area circostante".

"Quelle sollevate dal Ministero, infatti, non sono gli unici pareri che sollevano dei dubbi - aggiungono Natale e Arboscello - qualche settimana fa il WWF Savona aveva segnalato come nelle nuove planimetrie Snam non avesse inserito gli habitat marini e le zone coralligene e già Ispra si era espressa in modo contrario al trasferimento parlando di una mancanza di valutazione degli impatti ambientali sull’Area marina protetta, e l’Istituto superiore di Sanità parlava di inserimento in un tessuto già fortemente antropizzato e industrializzato con forti criticità sanitarie, e anche Arpal, Vigili del fuoco e Capitaneria di porto avevano dato pareri contrari".

"Speriamo che al più presto si ponga la parola fine a questo progetto scellerato, d’altronde, dopo l’arresto di Toti, il presidente a interim Piana non sembra convinto di volersi assumere quest’onere, nonostante il Ministero lo indichi come naturale successore. Un rebus che chiediamo sia risolto al più presto con le dimissioni di Toti e l’avvio di nuove elezioni per costruire una Liguria che guarda veramente al futuro, che punta su energia da fonti rinnovabili e transizione energetica, e che alle imposizioni dall’alto sceglie la condivisione con territorio e cittadini" chiosano il segretario regionale Natale e il consigliere Arboscello.

Redazione


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