"E quindi uscimmo a riveder le stelle". Sarà anche banale scomodare il sommo poeta ma quando si parla di astrofili intenti a osservare stelle e pianeti, il richiamo all'ultimo verso dell'Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri è quasi d'obbligo.
L'associazione Astrofili Orione è una delle associazioni attive nel Savonese nell'osservazione astronomica. Nata nel 1986, attualmente il presidente è Ugo Ghione. Un gruppo di appassionati che cercano gli angoli più bui del territorio, al di fuori dei centri urbanizzati caratterizzati da un elevato inquinamento luminoso, per osservare le stelle e fare opera di divulgazione sulla loro conoscenza. Oltre alle uscite di osservazione dei soci e appassionati organizza anche incontri con le scuole e convegni e attività divulgativi.
"Uno dei nostri soci anziani - spiega Ghione - aveva costruito un telescopio da mezzo metro di diametro per l'osservatorio di Castagnabanca, a Pietra Ligure, per l'osservazione newtoniana e una lunghezza focale di 2.500 mm e che poteva essere messo anche in configurazione Ritchey-Cretienne e lunghezza focale 12,5 metri. Nel 2003 quando c'era stata la grande opposizione di Marte eravamo riusciti a vedere il monte Olimpo. Purtroppo nel 2006 è stato smontato. Ora abbiamo un telescopio portatile più piccolo. Dal 2019 ne abbiamo di nuovo e uno con diametro da mezzo metro, un Dibson, fatto da un artigiano veneto e dal 1.700 mm di lunghezza focale".
Un tema, quello dell'osservazione degli astri che ha sempre affascinato le persone anche se può sembrare solo per addetti ai lavori. Ma per coltivare questa passione basta poco, ci vogliono tanta curiosità e spirito d'osservazione. "Ho sempre avuto la passione per le stelle - spiega Ghione - da quando avevo sei anni e passavo le vacanze in campagna, dove non c'era inquinamento luminose si poteva osservare il cielo ad occhio nudo. Ma anche i documentari di Piero Angela hanno avuto un ruolo importante. Anni dopo, quando mi sono dovuto mettere a studiare per lavoro un argomento che non mi piaceva, ho deciso di 'compensare' studiando l'astronomia".
Nel 1997 con il passaggio della cometa Hale Bopp Ghione fa delle foto all'astro che vengono scelte per la pubblicazione e acquistate. "Con quei soldi - prosegue Ghione - ho comprato il mio primo telescopio".
Un altro fattore essenziale per l'osservazione delle stelle è l'assenza di inquinamento luminoso e la voglia di godere della natura la buio, in semi isolamento e lontano da centri abitati. "L'osservazione delle stelle ha sempre accompagnato l'umanità - prosegue Ghione - per orientarsi, per vivere, purtroppo stiamo continuando a staccarci da questo mondo. Guardando la galassia di Andromeda a occhio nudo, ad esempio, se ne percepisce l'importanza. Bisogna fare qualcosa per l'inquinamento luminoso. Con tutte le luci che stiamo accendendo spegniamo le stelle".
I giovani studenti che l'associazione Astrofili Orione incontra nelle scuole però, fa ben sperare. "Da parte loro - afferma Ghione - c'è sempre stato un grande interesse, ci ascoltano con attenzione, fanno domande, si meravigliano di quello che raccontiamo".