Con lo spirito di ricordare il valore, il coraggio e l’importanza della lotta contro le mafie e di Giovanni Falcone, oggi, 23 maggio, alle 17.45 presso il cortile delle scuole di via degli Orti ad Albenga si è tenuta una breve cerimonia commemorativa nel 32esimo anniversario della strage di Capaci.
Il sindaco con la preside della scuola hanno deposto un mazzo di fiori presso l’albero che, nel 2018, fu piantumato proprio alla memoria di Falcone, tra i cuori con dediche che i bimbi della scuola dell’infanzia hanno lasciato per ricordare il tragico evento.
Trentadue anni ci separano da quel tragico giorno che verrà ricordato per sempre da tutti gli italiani, da chi c’era e da chi ancora non c’era. Perché il 23 maggio 1992 morì ammazzato Giovanni Falcone, eroe italiano, altissimo modello di “interprete della giustizia” che ha espresso al meglio i valori fondamentali della Costituzione.
Il magistrato Giovanni Falcone fu ucciso dalla mafia a Capaci, insieme alla moglie Francesca Morvillo. Morirono anche tre agenti della scorta: Antonio Montinaro e Rocco Dicillo e Vito Schifani. La strage mafiosa più nota e ricordata della storia italiana fu eseguita con esplosivo che devastò un tratto dell’autostrada A29 all’altezza del cartello dello svincolo per Capaci-Isola delle Femmine, a pochi chilometri da Palermo.
Cadde nella lotta contro la mafia e, trentadue anni dopo, il suo coraggio e la sua capacità di sfidare la criminalità organizzata sono per tutti noi un modello a cui ispirarsi. La mafia volle ucciderlo, con la violenza ci cui è purtroppo capace, convinta di poter essere padrona assoluta, ma quell’episodio scioccante risvegliò le coscienze, facendo comprendere l’importanza dell’esempio di questo indimenticabile eroe.