Inaugurata a Cengio la panchina gialla contro il bullismo e cyberbullismo. Al taglio del nastro hanno preso parte gli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado, con la partecipazione dell’amministrazione comunale, degli insegnanti, delle forze dell’ordine, del parroco e di alcuni genitori.
La panchina, dipinta di giallo brillante, è stata installata all'interno del parco cittadino, in un punto strategico frequentato dai giovani. Durante la cerimonia di inaugurazione, sono stati letti brevi messaggi di sensibilizzazione contro il bullismo e il cyberbullismo, e è stata sottolineata l'importanza di diffondere il rispetto e la gentilezza tra i ragazzi. Gli insegnanti hanno anche parlato dell'importanza di essere solidali e di supportarsi a vicenda in caso di episodi di bullismo.
L'amministrazione comunale ha manifestato il suo sostegno all'iniziativa e ha promesso di continuare a lavorare per contrastare il fenomeno del bullismo sul territorio. Le forze dell'ordine hanno sottolineato l'importanza di denunciare eventuali episodi di bullismo per permettere un intervento tempestivo. Infine, i ragazzi presenti hanno potuto lasciare messaggi di sostegno e di solidarietà sulla panchina gialla, come segno tangibile del loro impegno nel contrastare il bullismo e il cyberbullismo.
"Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni purtroppo sempre più diffusi tra i giovani e hanno gravi conseguenze sia per le vittime che per i bulli stessi. È fondamentale essere testimoni attivi di questo problema, intervenendo quando si assiste a situazioni di bullismo e supportando le vittime", commenta il sindaco di Cengio, Francesco Dotta.
"Essere testimoni attivi significa non essere spettatori passivi di comportamenti bulli, ma prendere posizione e denunciare tali comportamenti alle autorità competenti o agli adulti responsabili. Bisogna anche sensibilizzare gli altri sulla gravità del problema e promuovere un clima di rispetto e solidarietà tra i giovani".
"Speriamo che questa iniziativa possa sensibilizzare sempre di più la comunità sulla gravità di tali fenomeni e sulla necessità di combatterli insieme. Solo attraverso un impegno concreto da parte di tutti possiamo contrastare efficacemente questo fenomeno e creare un ambiente sicuro e inclusivo per i giovani", conclude il primo cittadino Dotta.