Gli studenti delle scuole secondarie del Nord Italia in questi giorni (fino al 23 maggio) sono ad Albenga per partecipare al concorso musicale "Renzo Rossi". Un susseguirsi di scuole, ragazzi (accompagnati dai loro insegnanti), strumenti e musica stanno piacevolmente “invadendo” il terzo piano di Palazzo Oddo ad Albenga.
Quello che si respira è la passione per la musica ed anche quella giusta tensione determinata dalla voglia di fare bene e di dimostrare le proprie capacità. Il concorso musicale "Renzo Rossi" nasce nel 2011 da un’intuizione della professoressa Elena Bonaudo, con l’intento di favorire la condivisione tra le diverse realtà musicali, soprattutto nell’ambito di quelle che un tempo si definivano S.M.I.M. (scuole medie ad indirizzo musicale), che si andavano affermando sul territorio della Liguria di Ponente e nel basso Piemonte.
Si scelse di intitolare la manifestazione al compianto preside Renzo Rossi il quale contribuì in maniera decisiva all’apertura, nel 2006, della Media ad Indirizzo Musicale di Albenga, credendo fortemente nel potenziale educativo dell’arte e nel team di giovani docenti di strumento musicale, riuscendo ad attivare i corsi di chitarra, clarinetto, flauto traverso e pianoforte.
A partire dalla terza edizione, anche grazie al patrocinio del comune di Albenga, il concorso è stato organizzato nei prestigiosi locali di Palazzo Oddo, offrendo ai partecipanti la possibilità di esibirsi in spazi ad hoc davanti a giurie specifiche per ognuna delle tre categorie in gara (solisti, ensemble e orchestre). Nelle ultime cinque edizioni ha raggiunto quota 1000 iscritti tra alunni e alunne provenienti da Istituti secondari di Primo e Secondo Grado del Nord e del Centro Italia.
Proprio il confluire di realtà musicali radicalmente differenti, unitamente alla convinzione che l’aspetto del confronto costruttivo non deve cedere il passo a quello della “competizione” fine a sé stessa, ha contribuito negli anni a plasmare quello che oggi è Il “R. Rossi”: un luogo di incontro e dialogo tra alunni/e e docenti, dove le esperienze, le aspettative e le emozioni, cristallizzandosi nel gesto di suonare, segnano un momento di grande crescita per i ragazzi.
Affermano Luca Sciri e Michele Menardi Noguera: “Creare le condizioni ottimali affinché ciò avvenga, componendo per esempio commissioni di qualità contraddistinte da docenti empatici con comprovate competenze artistiche, ci appassiona e ci entusiasma esattamente come diciotto anni fa, quando abbiamo iniziato la nostra avventura da insegnanti in questa Scuola”.