"Una stravagante famiglia di contadini aspira ad avviare un agriturismo. È solo questione di permessi burocratici, ma qualcosa di brutto, grosso e pericoloso, si potrebbe dire un “mostro che sputa fuoco”, potrebbe mettere a rischio il loro sogno, così come il futuro di tutta la popolazione locale. La notizia fa sì che diversi pittoreschi personaggi vengano coinvolti in questa faccenda: riusciranno, tra divertenti equivoci, colpi di scena e comici battibecchi, a sconfiggere il mostro e a portare a termine il loro desiderio?".
Questa la trama dello spettacolo teatrale in tre atti "Quando canta il gallo. La terra ai contadini" diretto dal regista albisolese Giuseppe Aronne con la compagnia "A tutti quelli" andato in scena ieri sera al Teatro Nuovo di Valleggia.
La particolarità? Il riferimento al progetto di posizionamento della nave rigassificatrice Golar Tundra a 4 km dalla costa di Vado e a 2.9 km da Savona e la rete delle tubazioni che attraverserà i comuni di Quiliano (oltre allo stazionamento dell'impianto Pde), Altare, Carcare e Cairo Montenotte e la trasposizione in una commedia comica e ironica.
"Ho preso l'ispirazione da quello che sta succedendo, senza fare riferimenti a luoghi e persone ma mettendoci dentro parecchia comicità e qualche spunto su quello che succede nei dintorni - ha detto Aronne - Realizzo sempre commedie comiche per far divertire, per far ridere la gente se ci riesco".
"Vogliono mettere in mare, vicino alla nostra costa, un mostro che sputa fuoco". "Un mostro che sputa fuoco?" "Sì, una nave, una nave ferma lì a trasformare il gas da mandare in giro. Dicono che inquini, che sia dannosa per l’ecosistema marino e pericolosa per la popolazione".
Tra le battute che si dicono gli attori anche i riferimenti alla battaglia contro Giovanni (chiaro riferimento a Toti. ndr) "che ha tradito la fiducia del popolo firmando questo scempio".
E non mancano anche i cenni alle proteste, alle preoccupazioni dei contadini per gli espropri e le dimissioni del sindaco che si chiama Monica.
Con il progetto che però alla fine pare sia stato bloccato anche grazie alle manifestazioni.
"Ogni tanto qualche spunto su quello che succede in giro ce lo metto, poi ognuno può interpretarlo come vuole" ha concluso il regista.