Una visita per vedere da vicino l'ex cava Ghigliazza e il compendio delle ex aree Piaggio, che nelle scorse settimane hanno appena trovato il nuovo proprietario, e poi l'appuntamento in piazza di Spagna e l'incontro con la lista e l'elettorato per sostenere la candidatura della lista "Scelgo Finale" in vista delle prossime comunali.
Così l'ex sindaco di Roma, Ignazio Marino, ora candidato alle Europee con l'Alleanza Verdi-Sinistra, ha voluto stamani portare il proprio supporto alla candidatura a sindaco di Simona Simonetti, mettendo al centro del suo intervento diversi punti cari all'area partitica di riferimento.
Da questo la candidata a primo cittadino è voluta partire, rivendicato fieramente l'uso dei simboli come "operazione di chiarezza politica" a confronto di altri "che si vestono da civici non essendolo affatto", prima di lasciare la parola a Marino a cui è toccato affrontare temi che hanno spaziato dalla sanità alla pace dando il suo slancio alla scelta di Simonetti.
"Simona è una persona straordinaria che, con una laurea in fisica, si mette a disposizione dei propri concittadini per una città finita purtroppo, come tante altre aree di questa regione, in mano alle speculazione degli imprenditori - ha detto - Ha un programma chiaro, vuole l'interesse delle persone e io davvero spero che possa diventare il prossimo sindaco di questa bellissima parte d'Italia".
Questioni al centro dell'agenda politica del partito come l'ecologia e il consumo di suolo, su cui si è concentrata la visita di Marino, di cui i due ex siti industriali sono emblematici: "Alle spalle del vecchio sito delle cave Ghigliazza sono stati trovati reperti di oltre 25.000 anni fa che sono davvero un patrimonio di Finale Ligure - ha aggiunto Marino - E proprio lì, forse, alcuni imprenditori vorrebbero fare uno stralcio al piano regolatore e costruire altre case. Nuove abitazioni si possono certo costruire, ma lo si potrebbe benissimo fare utilizzando gli spazi abbandonati dell'ex Piaggio: ecco, io credo che questo tipo di ragionamento, quello di recuperare il già costruito con una cosiddetta 'rigenerazione urbana' rispetto a utilizzare addirittura un'area archeologiche sia la cosa giusta da fare e sono sicuro che Simona la farà".