Attualità - 17 maggio 2024, 10:22

Ance Savona: "Preoccupazione per l’emendamento 'spalmacrediti' del Dl Superbonus"

"Allarme per gli effetti della retroattività sulle imprese"

Preoccupazione di Ance Savona riguardo alla cosiddetta norma “spalmacrediti”, approvata dal Senato nell’ambito delle modifiche al Decreto Legge Superbonus (DL 39/2024).

Tra le novità previste dagli emendamenti del Governo, la ripartizione obbligatoria in 10 anni delle detrazioni relative alle spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024 e relative al Superbonus, Bonus barriere architettoniche e Sismabonus – valida solo per l’utilizzo diretto in dichiarazione dei redditi dei suddetti, mentre non riguarda l’utilizzo dei crediti d’imposta derivanti da cessione o da sconto in fattura. Previsto inoltre dal 2025 il divieto per le banche di compensare con contributi previdenziali e assistenziali i crediti d’imposta legati ai bonus. Introdotti anche i controlli dei Comuni su tutti gli interventi rientranti nel Superbonus. Dal 2028 al 2033 verrà infine ridotto al 30% il bonus ristrutturazioni.

“Ad allarmarci è in particolare l’impatto che avrà sul settore delle costruzioni la retroattività, seppur limitata, dell'obbligo di ripartizione decennale, con conseguenze rilevanti su tutti i lavori già avviati o iniziati a partire dal 1° gennaio 2024” spiega Massimo Baccino, presidente di Ance Savona. “Ad essere colpite saranno così diverse dimensioni della gestione delle imprese edili, come liquidità e flussi di cassa, progetti e investimenti futuri, compensazioni e investimenti, fino ad arrivare a costi aggiuntivi legati a maggiori controlli e adempimenti. Non possiamo che esprimere il nostro disappunto per il mancato coinvolgimento delle associazioni di categoria nella definizione di norme così impattanti per il nostro settore e le nostre aziende”.

Redazione