Milano è senza ombra di dubbio la “capitale” del lavoro d’Italia anche per le escort… La vibrante città della moda e dell'industria del Belpaese, è conosciuta per essere un centro cosmopolita ricco di opportunità professionali anche per le operatrici del sesso. Dietro le luci sfavillanti e le strade affollate della città, si cela infatti un'altra realtà meno visibile ma altrettanto presente: quello delle sex workers e dei loro corrispettivi maschili o LGBTQIA+. Ma perché molte di queste professioniste del piacere sentono la necessità di recarsi proprio a Milano per lavorare?
Con la sua posizione strategica e la sua economia dinamica, Milano ha di gran lunga la più grande offerta di Escort di tutta Italia e attira sex workers non solo da altri centri italiani ma anche da tutta Europa e dal resto del mondo. Se Milano è l’ombelico del “piacere” tricolore è senz’altro dovuto al suo status di centro finanziario e culturale che attira turisti, uomini d'affari e professionisti di tutto il mondo, creando così una domanda costante di servizi sessuali.
Di recente alcune “gole profonde” presenti all’ultimo Forum di Davos hanno ricordato che le prestazioni di sesso a pagamento sono una merce particolarmente ricercata dai paperoni dell’alta finanza e anche per questo forse Milano è la città di elezione per accompagnatori e accompagnatrici. Tuttavia, non è solo l'alta domanda che spinge le sex workers a recarsi a Milano, ma anche le sfide economiche e logistiche che devono affrontare altrove. Ad esempio, secondo le statistiche governative, la seconda e la terza città italiana con il più alto tasso di prostituzione sono rispettivamente Napoli e Roma. Tuttavia, nonostante la presenza di sex workers in queste città, i guadagni e le opportunità di lavoro possono essere più limitati rispetto a Milano. Questo può essere dovuto a una serie di fattori, tra cui la maggiore concentrazione di clienti e la concorrenza più elevata in città come Milano.
Inoltre, Milano offre anche una maggiore sicurezza e protezione per le sex workers rispetto ad altre città italiane. Le autorità locali hanno adottato misure per proteggere i diritti e la sicurezza degli operatori del sesso, compresi programmi di assistenza sociale e punti di contatto dedicati per segnalare situazioni di pericolo o violenza. Questo può essere un fattore determinante per molte escort che cercano un ambiente di lavoro più sicuro e supportato.
Tuttavia, nonostante le opportunità e i vantaggi che Milano può offrire, è importante anche riconoscere le sfide e i rischi che le escort devono affrontare in ogni città dove operano non solo in Lombardia ma anche nelle altre regioni italiane come la Liguria dove le escort trovano terreno fertile tra Genova e La Spezia. La stigmatizzazione sociale e la discriminazione possono ancora essere diffuse, e molte donne possono essere esposte a situazioni di sfruttamento o violenza. Inoltre, la natura del lavoro sessuale comporta rischi per la salute fisica e mentale, e molte sex workers possono lottare per accedere a servizi sanitari e supporto psicologico adeguati.
Non è un caso che un grande della musica italiana come Lucio Dalla in un suo pezzo iconico dedicato proprio alla città meneghina celebrava la natura libertina accompagnata all’innata vocazione commerciale del capoluogo lombardo con questi versi “Milano vicino all’Europa, Milano che banche che cambi, Milano gambe apertem Milano che ride e si diverte”. Mentre la “Madunina” con occhio vigile osserva le frenetiche attività milanesi, l’Italia attende ancora un governo coraggioso che possa finalmente regolamentare il fenomeno con leggi che tutelino operatori e operatrici del settore garantendo nuova linfa alle casse dello Stato.