Avere l’opportunità di entrare in determinate dinamiche è importante, soprattutto quando si tratta di capire come sono organizzati i soccorsi che salvano vite umane. Ieri, 15 maggio, un press tour presso il 15° Nucleo Elicotteri dei Carabinieri di Villanova d’Albenga durante l’Esercitazione SATER 1-24, organizzata dall’Aeronautica Militare con la collaborazione del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico della Liguria. Tali esercitazioni sono finalizzate a migliorare la sinergia tra le organizzazioni che usualmente concorrono alla condotta di operazioni di ricerca e soccorso (SAR) di personale/aeromobili dispersi in caso reale.
Un privilegio assistere a un'esercitazione di ricerca e soccorso condotta dalle Forze Armate e dai Corpi dello Stato, un'esperienza che ha messo in luce l'importanza vitale del loro lavoro. In un contesto in cui ogni minuto conta e ogni decisione può fare la differenza tra la vita e la morte, l'attività di ricerca e soccorso assume un ruolo di cruciale importanza. Abbiamo potuto osservare da vicino il coordinamento e la precisione con cui queste squadre altamente qualificate operano, sia a terra che in volo. È come entrare nel cuore pulsante di una macchina immensa, dove ogni ingranaggio svolge un ruolo fondamentale per il funzionamento armonioso dell'intero sistema. Dai piloti degli elicotteri, dalle squadre di terra ai volontari del Soccorso Alpino, ogni persona coinvolta mostra un livello di professionalità e dedizione eccezionale.
Quattro gli elicotteri partecipanti, due dell'Aeronautica Militare (un TH500 della Squadriglia Collegamenti di Linate e un HH-139 special color dell'85esimo Centro Sar di Pratica di Mare), un AW-139 del 4.o Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pisa e un AW-169 della Sezione aerea della Guardia di Finanza di Varese. A terra, un piccolo Centro di Controllo Avanzato per gli assetti aerei, dotato di cartografia digitale, per studiare il territorio in cui si deve operare, dove si gestiscono comunicazioni radio e collegamenti telefonici, e il Centro Coordinamento Ricerche del Soccorso Alpino Speleologico, ambulanza militare con medico a bordo, Vigili del fuoco dell’Aeronautica Militare. Da oltre 50 anni c’è un accordo tra lo Stato Maggiore Difesa e il Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico che consente di avvalersi di tecnici altamente specializzati del territorio che conoscono approfonditamente la zona in cui si deve svolgere la ricerca. Praticamente, viene assegnata la migliore macchina per la squadra più adeguata in base alla richiesta che viene sviluppata dal Nucleo di comando e controllo.
“Si tratta di un’esercitazione di soccorso aereo terrestre della durata di due giorni – spiega il colonnello Giacomo Zanetti, direttore esercitazione Sater 1-24 -. Come Aeronautica Militare stiamo coordinando e collaborando con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico. Abbiamo ricreato ciò che succederebbe in caso di un aereo disperso in un incidente aeronautico, nel quale dobbiamo portare in modo celere ed efficace tutto ciò che è l’approntamento di servizi logistici e operativi necessari all’attività di ricerca e soccorso dei dispersi”.
“Facciamo attività di volo, coinvolgendo anche le squadre di terra della Guardia di Finanza. Oltre allo scenario che prevede l’intervento di ricerca di superstiti a seguito di un incidente aeronautico, abbiamo simulato anche l’intervento a favore di persone che si trovano in difficoltà in zone impervie”, conclude Zanetti.
“Abbiamo allestito un Centro di Controllo Avanzato, composto da un’unità radiomobile dell’Aeronautica Militare – spiega il tenente colonnello Amedeo Calvano, operatore SAR. - Normalmente noi operatori SAR siamo schierati a Poggio Renatico, sede del Comando operazioni aerospaziali-COA), dove lavoriamo 365 giorni l’anno, h24. Qui a Villanova abbiamo simulato un rischieramento di attività di ricerca e soccorso. Sono stati posizionati figuranti, che poi sono oggetto di ricerca da parte del personale impiegato nel servizio”.
È ancora il tenente colonnello Calvano che spiega il punto di Controllo Avanzato. “Si tratta di un’unità radiomobile rischierabile, che viene utilizzata anche per le esercitazioni, ma il suo scopo principale è la capacità di coordinare, in qualsiasi luogo, anche impervio, le unità anche per ricerche fuori campo. L’unità è equipaggiata di radio e computer, che ci permettono di comunicare ed elaborare i piani per la ricerca di persone scomparse o il task che ci viene assegnato. Riproduce, in piccolo, tutto ciò che abbiamo a disposizione nella sala operativa di Poggio Renatico”.
L’esercitazione è stata possibile grazie alla messa a disposizione degli spazi del Riviera Airport – Panero di Villanova d'Albenga, che ha comunque potuto continuare la propria attività, alla vicina Piaggio Aerospace, che ha offerto il proprio supporto alle operazioni e, soprattutto, grazie al 15esimo Nucleo Elicotteri dei Carabinieri, individuato come posto base avanzato per dare lo spazio all’Aeronautica Militare e al Centro Nazionale di Soccorso mirato a organizzare e coordinare tutta l’attività di ricerca. Oltre all’impiego degli elicotteri, quindi, la garanzia di avere una base operativa autonoma e indipendente come questa sul territorio, per la comunità è fondamentale, in caso di qualunque tipo di calamità naturale o una ricerca e soccorso. Infatti, anche se l’aeroporto dovesse chiudere per qualche motivo, il 15esimo Nucleo Elicotteri dei Carabinieri ha la piazzola notturna e diurna per permettere l’atterraggio degli elicotteri, la possibilità di fornire carburante e supporto logistico e tecnico con personale proprio, con possibilità anche di un primo alloggio per gli sfollati, per esempio.
È fondamentale l’accordo con lo Stato Maggiore Difesa e il rapporto costante di interscambio con il Comando Operazioni Aerospaziali, importantissimi alleati laddove, per molteplici situazioni, non è possibile intervenire con il sistema di elisoccorso.
Gli interventi in collaborazione con l’Aeronautica sono stati circa 100 nel 2023, laddove altre situazioni non lo consentivano. Per esempio, dove l’elisoccorso notturno non è attivo, è fondamentale il supporto del COA che attiva forze quali Esercito, Marina, Carabinieri, principalmente Aeronautica perché può volare di notte ed è fondamentale soprattutto per la persona o le persone da salvare, quando il tempo di risposta dei soccorsi è vitale. Molto importanti anche le tecnologie impiegate, in particolar modo nella ricerca dei dispersi in ambiente impervio, compito istituzionale del Soccorso Alpino, oltreché per il salvataggio dei pericolanti e degli infortunati in montagna.
Con il supporto del servizio aereo, è possibile avere un’eccellente dose di successo nella ricerca dei dispersi, grazie a una macchina operativa straordinariamente massiccia e qualificata.