Ecco un altro “miracolo” che vi aspetta a Rocchetta di Cengio, la piccola frazione del comune della Val Bormida un tempo tristemente famoso per l'inquinamento causato dalla fabbrica dell’Acna, chiusa da ormai 25 anni. Gli abitanti della piccola frazione di Rocchetta non si sono rassegnati e hanno deciso di recuperare dei prodotti che si coltivavano in quei territori prima degli enormi problemi causati all’aria e all’acqua dagli scarichi tossici della fabbrica. Prima fra tutti la Zucca che da circa vent’anni è stata salvata ed oggi è diventata un presidio Slow Food, che si festeggia la terza domenica di ottobre a Rocchetta. Il secondo prodotto è stato il Moco, una cicerchia coltivata dai tempi preistorici nella valle del Bormida, che si era persa in quanto la sua coltivazione avviene esclusivamente a mano e quindi molto impegnativa. Anche questo prezioso prodotto è diventato presidio slow food dal 2023 e la sua festa è il 22 agosto, quando si potranno assaggiare le delizie preparate dalle instancabili cuoche della comunità del Cibo di Rocchetta. Per non parlare del recupero dei meli e gelsi antichi e della recente festa dedicata all’Aglio Orsino.
C’è un’altra piccola sorpresa che si trova nella frazione di Rocchetta, e precisamente in località Laione, dove un giovane appassionato di erbe aromatiche ha creato un incantevole giardino visitabile su prenotazione. Alessandro De Mitri ha voluto questo angolo di paradiso e lo ha dedicato a Prince, il suo amico peloso che oggi non c’è più, piantando circa 230 piante aromatiche provenienti da ogni parte del mondo.
Nel percorso che si snoda nel giardino, dove si possono annusare ed osservare le erbe dai nomi insoliti, Alessandro ci accompagna e ci racconta di ogni pianta la provenienza, l’uso medicinale, le caratteristiche.
La sua passione viene trasmessa con semplicità e simpatia, è un viaggio nelle essenze e nei profumi che ci porta in territori lontani e dai nomi esotici. Una delle più curiose e numerose, anche se usata normalmente da noi è la menta, che ha centinaia di specie, ma nel giardino di Alessandro ci sono moltissime varietà non proprio comuni come la menta banana, quella di Tashkent, alla mela, alla fragola e fruttata.
Interessante anche l’erba pepe e l’erba sale, aromatiche che in cucina si possono sostituire a quei condimenti. Particolare anche l’erba noce o pimpinella sanguisorba, usata nelle insalate e nelle minestre. Curiosa anche l’artemisia coca-cola, il cui sapore ricorda la famosa bevanda e l’erba ostrica, usata dagli chef stellati, soprattutto in Francia, proprio per il forte sapore di ostrica. Anche la Galega è una pianta particolare che un tempo veniva usata dalle mamme che allattavano per stimolare la produzione del latte.
La visita è interessante anche perché ci porta a conoscere i rimedi usati nelle campagne dalle nostre antenate che conoscevano bene l’uso delle erbe e si curavano con quelle. A conclusione della visita sono offerte delle acque aromatizzate, digestive e dissetanti, molto apprezzate, dopo aver passeggiato sotto il sole ancora non troppo caldo.
La visita va prenotata e dura circa da un’ora alle due ore, dipende dalla curiosità degli ospiti e dalla disponibilità di Alessandro e della sua famiglia, che sono molto ospitali e contenti di mostrare questo gioiello di verde e di tranquillità.
Per info e prenotazioni: telefono 370 363 7130