Dal Festival di Sanremo 2023 con "Cause perse" a "Tutti i colori del buio", il nuovo album disponibile dalla mezzanotte di venerdì 17 maggio. È un viaggio che va oltre l'anno temporale che separa i due eventi quello vissuto dal rapper savonese Sethu.
L'artista classe 1997 si riaffaccia infatti al grande pubblico con un'opera che segue un periodo personale che lui stesso ai microfoni di Savonanews definisce "nel complesso buio e che ha portato a dovermi confrontare con alcune problematiche di salute mentale, ansia e depressione" e che lo ha condotto a quel "ritorno in terapia" di fatto coinciso con la scrittura dell'album, "scritto tutto negli ultimi 5/6 mesi - spiega ancora l'artista originario di Savona ma oggi milanese d'adozione - Un album che rappresenta una sorta di rinascita? Diciamo che siamo nel percorso di guarigione che spero porterà ad una rinascita".
"Tutti i colori del buio" emerge dunque dopo un nuovo confronto con difficoltà che Sethu aveva già fronteggiato in passato, dovute a demoni interiori che non l'hanno mai realmente abbandonato: "Sicuramente è un album molto personale - ha ribadito il diretto interessato - che arriva dopo un periodo difficile che ho affrontato lungo tutto l'anno dopo Sanremo".
Sul palco dell'Ariston, oltre alla già citata "Cause perse", ci fu anche l'esibizione con i Bnkr44 nella serata dei duetti con un’eclatante reinterpretazione di “Charlie fa surf” dei Baustelle e quell'ultimo posto in classifica accolto con un'autoironia non comune. Fotografie di un Festival che Sethu ricorda come "il periodo più bello della vita, un momento di tanta luce per me". Poi di nuovo l'oscurità, fino ad oggi. "Mi aspetto che 'Tutti i colori del buio' arrivi alle persone, mi sono messo a nudo e con la musica mi piace farlo - confida ancora il giovane cantante - Sarei contento se le persone ci si ritrovassero e lo usassero come uno spiraglio di luce in qualche momento buio che purtroppo c'è sempre".
Tra i brani del nuovo album anche il singolo “Questa è la fine”, una sorta di ritratto del mondo contemporaneo firmato dall'artista. Un mondo visto con gli occhi di un giovane ragazzo che sta cercando di concretizzare il suo sogno, ma che nel farlo si imbatte inevitabilmente tra precariato, ecoansia, negazionismo, paura per il futuro e guerre, cadendo nella disillusione che questo mondo non ti conceda più di avere dei sogni. Nonostante tutto, però, persiste la speranza di trovare salvezza.
Da Savona a Milano passando per Sanremo. Ma com'è rimasto il rapporto di Sethu con la città capoluogo della nostra provincia? "Quando fai musica, Savona ti sembra molto piccola e quindi con la testa cerchi sempre un po' di scappare, cerchi sempre di avere sogni che vadano oltre la città. Adesso, guardandomi indietro, sono tanti i valori che il fatto di essere di una città più piccola mi ha lasciato: la scena musicale di Savona è molto vera, c'è tanta musica di quella che io definisco cruda. Si fanno le cose di pancia e questo mi piace. E poi a Milano non c'è il mare, quello sì mi manca".
Il 24 maggio dal Mi Ami Festival parte il tour 2024: "Siamo molto gasati, è il primo live del nuovo album - commenta il rapper - Con la formazione della band porteremo una scaletta nuova". Al suo fianco il gemello e produttore Jiz. "I live per me sono sempre un momento molto intenso nel quale sfogare veramente chi sono" conclude Sethu non nascondendo il gradimento per un concerto nella sua città d'origine. "Se ne sta parlando, se dovesse succedere mi farebbe molto piacere".