Politica - 14 maggio 2024, 18:43

La giunta fa quadrato attorno a Toti, opposizioni sulle barricate: alta tensione in consiglio regionale (video)

Il confronto si è acceso quando stavano per prendere la parola gli assessori, duro confronto tra Luca Garibaldi (PD - Articolo Uno) e il presidente Gianmarco Medusei

Era andato tutto bene, un confronto serrato ma pacifico tra le costanti richieste di dimissioni arrivate dai banchi dell’opposizione e una strenua difesa del presidente Giovanni Toti sul fronte della maggioranza.

Poi, quando alla fine del consiglio regionale più atteso mancava poco più di un’ora, la tensione è esplosa. Quando sugli schermi dell’assise sono comparsi i nomi degli assessori, pronti a fare i loro interventi, le opposizioni hanno gridato alla violazione del regolamento, tesi sostenuta con veemenza da Luca Garibaldi (PD - Articolo Uno) e contestata dal presidente del consiglio Gianmarco Medusei

Ne è nata una discussione che ha acceso l’ultima ora del consiglio e, se possibile, inasprito ancor di più i toni tra le due fazioni, tra le richieste di dimissioni e la difesa a oltranza del ‘team Toti’. E poi c’è la frase di Selena Candia (Lista Sansa), quel “politicamente morto” riferito a Toti che proprio non è andato giù alla maggioranza, in particolare all’assessore Simona Ferro.

La giunta ha fatto quadrato con l’assessore Marco Scajola a indicare la strada una volta ristabilito l’ordine in consiglio: “Giovanni Toti è il presidente di Regione Liguria, come giunta ci siamo stretti attorno al nostro presidente, ci siamo riuniti e in noi c’è la voglia di andare avanti non per occupare una poltrona, ma per sento di responsabilità e per un presidente che crede in noi e in quello che possiamo fare in questa, ci auguriamo breve, fase di assenza. Le dimissioni? Ce le avete chieste tante volte anche prima”.

La richiesta di dimissioni cela la volontà di piegare l’avversario - ha aggiunto l’assessore alla Sanità, Angelo Gratarola - è irrispettoso nei confronti delle persone che sono indagate e anche nei confronti dei magistrati”.

Giacomo Giampedrone, tra i più indispettiti nel botta e risposta con le opposizioni, ha aggiunto: “Mi colpisce che qualcuno si attenda che sia l’imputato a dover dimostrare la sua innocenza. Esprimo la vicinanza totale nei confronti del mio presidente che spero possa tornare presto a svolgere il proprio ruolo. Tornerà presto alla nostra guida e noi saremo pronti”.

Non sono da solo, ci sono i colleghi della giunta - ha concluso il presidente ad interim Alessandro Piana - manifesto il mio affetto e la mia stima al presidente Toti, non ho mai commentato la vicenda giudiziaria. Sono garantista non a parole, ma nei fatti. E una delle più grandi manifestazioni di garantismo sia quella di rimanere e di non scappare, di prenderci la responsabilità di governare”.

Una posizione chiara quella della maggioranza e della giunta che non hanno arretrato di un centimetro di fronte alle molteplici richieste di dimissioni trincerandosi dietro l’ormai classico “perché c’è una regione da portare avanti”. Una scelta di campo che, per forza di cose, sarà vincolata all’interrogatorio di Toti (slittato alla prossima settimana) e al verdetto sulla richiesta di revoca dei domiciliari avanzata dai legali del presidente.

Pietro Zampedroni