«Ho accettato di esprimere un parere tecnico giuridico su questioni che erano anche piuttosto complesse nel mio ruolo di avvocato. Non avevo mai lavorato prima per la famiglia Spinelli. L’ho fatto in veste di avvocato. Se sono stato pagato? Sì». L’ex procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, oggi difensore civico, ha convocato questa mattina una conferenza stampa negli uffici di viale Brigate Partigiane, nel capoluogo, per ribadire la propria posizione di estraneità rispetto alla maxi inchiesta per tangenti e corruzione che ha portato in carcere, martedì scorso, tra gli altri, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l’imprenditore portuale Aldo Spinelli e l’ex presidente di Autorità Portuale e attuale ad di Iren, Paolo Emilio Signorini. Cozzi compare in un’intercettazione dalla quale emerge che salì a bordo dello yacht di Spinelli per una consulenza, quando non era ormai più procuratore capo.
«Mi interessava per mia deformazione professionale approfondire gli aspetti del settore portuale del quale, a dire la verità, non mi ero mai interessato - racconta Cozzi - Sull’imbarcazione di Spinelli ormeggiata alla Fiera di Genova mi accompagnò una persona amica che conosceva direttamente anche l’imprenditore. Ci fu un primo incontro conoscitivo e poi ce ne fu un secondo per esaminare la questione con le carte alla mano. Mi sono sentito libero di esprimere i miei pareri e dissi che mi sarei espresso anche in relazione agli eventuali interessi pubblici. Dissi che la sua questione era di natura privatistico commerciale e che, a mio avviso, non c’erano profili penali».
L’ex magistrato ricorda che «la consulenza si è chiusa a marzo-aprile 2023 e ho rilasciato un memorandum in cui ho indicato tutte le questioni e sulla base di questo è stata emessa la fattura che teneva conto del numero e della complessità delle sedute. Non mi interessava per soldi, non avevo nessuna necessità di farlo, ma era giusto che il lavoro fosse retribuito per una questione di chiarezza. Ho rilasciato pareri anche gratuitamente e poi mi sono detto: ma perché devo farlo gratuitamente anche per un’azienda? L’ho fatto con riservatezza, se non ci fosse stata questa intercettazione, non si sarebbe mai saputo nulla. Non ho mai interloquito con soggetti estranei a quelli che mi hanno fornito la documentazione. Nessun mio parente o conoscente ha mai avuto incarichi di consulenza. Tutta questa attività si è svolta prima che il Consiglio Regionale prendesse posizioni. Né i signori Spinelli né altri mi hanno mai parlato delle loro questioni o affari a Celle Ligure”. Quella è una questione che venne sollevata a Cozzi direttamente dai cittadini, “come ho ricordato in una intervista nei giorni scorsi».