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Politica | 13 maggio 2024, 15:02

Indagine corruzione, Natale (Pd) chiede il passo indietro di Toti: "Opere e investimenti da salvaguardare: si dimetta e non le blocchi"

Il segretario dem riprende le parole del viceministro Rixi: "La Liguria non può permettersi ritardi e subire rallentamenti a causa di una gestione spregiudicata del potere"

Indagine corruzione, Natale (Pd) chiede il passo indietro di Toti: "Opere e investimenti da salvaguardare: si dimetta e non le blocchi"

"È lo stesso Governo, per bocca del suo viceministro ai trasporti Edoardo Rixi, a fare proprio il nostro stesso grido di allarme, su un possibile blocco completo della Liguria a partire dallo stop ai cantieri, a causa di atti che rischiano di essere ‘nulli o viziati’ e che provocherebbero ‘un effetto a catena non solo sul porto ma su moltissimi appalti, anche sul retroporto di Alessandria per esempio’".

E' il segretario regionale del Partito Democratico, Davide Natale, a ribadire ancora una volta la linea assunta da tutta la minoranza in Consiglio Regionale fin dalle prime battute dell'indagine sulla presunta corruzione, ossia le dimissioni del presidente, ora agli arresti domiciliari, Giovanni Toti.

Lo fa riprendendo le parole del segretario regionale del Carroccio e aggiungendo: "Sono queste le conseguenze della cattiva gestione della ‘cosa pubblica’ da parte di Toti e di tutto il suo centrodestra, che per accontentare egoismi personali e favorire i suoi finanziatori privati, ha dimenticato i cittadini - si legge nella nota - A questo bisogna aggiungere il rischio di non gestione dei problemi legati alla sanità. Che fine faranno i progetti per la realizzazione degli ospedali, i necessari interventi per abbattere le liste d’attesa e i fondi del PNRR". 

"La Liguria non può permettersi ritardi e subire rallentamenti a causa di una gestione spregiudicata del potere - sottolinea ancora Natale - Ci sono opere essenziali, infrastrutture fondamentali che vanno portate a termine, investimenti in sanità, ambiente e nella transizione ecologica e energetica che non possono essere persi e questo può essere realizzato solo con una giunta nel pieno delle sue funzioni".

L'appello al Governatore è quindi quello a dimettersi e dare "ai liguri l’amministrazione che meritano. La Liguria non è in vendita e ora deve essere messa nelle condizioni di ripartire, e in fretta. La responsabilità non è solo di Toti ma di tutta la maggioranza di centrodestra che lo sostiene e nessuno può sottrarsi" conclude.


Redazione

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