"Mandare i dati in Regione per l'adeguamento tariffario, convocazione dei comuni azienda e sindacati per un tavolo di concertazione sulle contribuzioni degli enti locali anche in vista delle vicine elezioni".
Le organizzazioni sindacali del trasporto pubblico locale, Faisa, Cgil, Cisl e Uil, hanno presentato le loro richieste durante lo sciopero di 4 ore indetto oggi, lunedì 6 maggio, al presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri. In concomitanza, è stato organizzato un presidio anche sotto Palazzo Nervi.
Intanto, in attesa delle risposte che i sindacati attendono da tempo, resta confermato il prossimo sciopero di 24 ore proclamato per il 27 maggio, che sarà confermato se non ci saranno le risposte che i sindacati aspettano.
"Il presidente Olivieri ha detto che nei prossimi due, tre giorni manderà i dati in Regione per discuter eil costo chilometrico e ci auguriamo che lo faccia – spiega Simone Turcotto di Cgil – Poi c'è il tema dei sindaci; è incredibile che tantissimi sindaci mancavano all'ultimo incontro del 2 di maggio in Regione sul trasporto pubblico. In particolare quelli che vanno ad elezioni, che ci dicano cosa vogliono fare con il trasporto pubblico locale e come vogliono affrontare il problema".
“Abbiamo un accordo di programma – ha spiegato Davide Baccino della Rsu di Cisl – che è stato formato quando non c'era ancora la riforma Delrio e allora la Provincia versava 1,4 milioni di euro, poi venuti meno. Siamo sempre riusciti a garantire il servizio ma ora con l'aumento dei costi , come quelli del gasolio,serve un aumento delle risorse. La partita si gioca su due binari, quello regionale e quello locale. In entrambi i casi la politica deve assumersi le sue responsabilità. Ci sono stati accordi con la Provincia e con i Comuni e il trasporto pubblico si può rilanciare solo con nuove risorse”.
Le organizzazioni sindacali chiedono alla Regione Liguria un indispensabile adeguamento del rimborso chilometrico fermo da anni, alla Provincia di Savona e ai 69 Comuni savonesi proprietari di Tpl Linea l’adeguamento della contribuzione prevista dall'accordo di programma che risale a circa 10 anni fa, oltre a una progettualità per la gestione del trasporto pubblico.