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Politica | 03 maggio 2024, 08:44

Commissione regionale sull'ex Savam, Scotti: "Occasione persa, dall'amministrazione Briano incredibile vittimismo"

"La vera preoccupazione non è una soluzione credibile per il futuro, ma la perdita del consenso politico", tuona la consigliera comunale

Commissione regionale sull'ex Savam, Scotti: "Occasione persa, dall'amministrazione Briano incredibile vittimismo"

Ieri si è tenuta in Regione la Commissione numero 3 per le Attività Produttive, richiesta dal consigliere Ferruccio Sansa, congiuntamente ad altri partiti politici, con lo scopo di trovare una possibilità di sviluppo per le aree ex Savam. Era presente anche il sindaco Roberto Briano e una folta delegazione dell'amministrazione comunale.

"Contrariamente a quanto sostenuto da taluni, la convocazione della apposita Commissione non è stata richiesta per 'dare contro' a qualcuno, ma semmai per portare all'attenzione regionale il grave ed irrisolto problema che affligge Altare e gli altaresi", commenta con amarezza la consigliera comunale indipendente, Rita Scotti.

"Dispiace che tale occasione non sia stata assolutamente colta e che, invece, sia stata utilizzata politicamente dall'amministrazione comunale per manifestare un vittimismo incredibile, lanciando gli ennesimi messaggi rassicuranti sulla imminente apertura della strada (argomento non all'ordine del giorno). In realtà le vere vittime sono gli altaresi, non certo chi, sino ad un anno e mezzo fa, faceva finta di non vedere".

"È stato chiaro che la vera preoccupazione non è una soluzione credibile per il futuro, ma la perdita di consenso politico subito dall'attuale amministrazione comunale. Sono state persino rispolverate le fantasiose ed utopiche soluzioni su un polo collegato all'arte vetraria, che però si contrappongono a quella del resort di lusso di alcune settimane fa. Poche idee, ma confuse?".

"Tutto ciò dimostra che non ci sono progetti credibili e l'unico scopo è quello di far ritenere di avere la situazione sotto controllo, scaricando la colpa su fantomatici nemici".

"In realtà oggi si spendono denari pubblici per mettere in sicurezza solo una parte, ma tra qualche anno anche gli altri edifici diventeranno pericolanti e saremo di nuovo in piena emergenza. Comprendo che il problema sia notevole, ma sottolineo ancora con grande convinzione che i modi per fare di più ci sono ed oggi si è persa un'altra opportunità", conclude la Scotti.

Redazione

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