Hanno ufficialmente cominciato la propria attività oggi, giovedì 2 maggio, le Centrali Operative Territoriali (COT) di Asl2 situate a Savona, Finale Ligure e Cairo Montenotte.
Si tratta di una nuova struttura organizzativa, finanziata nell'ambito della "Missione 6" del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) con il compito di coordinare l'assistenza alla cittadinanza e di fungere da punto di contatto tra i servizi e i professionisti coinvolti nei diversi ambiti assistenziali: dall'ambito ospedaliero a quello territoriale, dalla residenziale alle cure domiciliari, passando per la rete dell'emergenza-urgenza.
Le COT rappresentano un modello organizzativo non accessibile direttamente al pubblico ma, come spiegano dalla direzione dell'azienda sanitaria provinciale, svolgono funzioni di coordinamento e ottimizzazione degli interventi di assistenza ai pazienti.
Tra le loro attività vi sono il monitoraggio delle transizioni tra diversi luoghi di cura, il supporto informativo e logistico ai professionisti della rete assistenziale e la gestione dei dati relativi alla salute, anche tramite l'utilizzo della telemedicina.
L'obiettivo principale è migliorare la gestione delle ammissioni e delle dimissioni nei vari contesti assistenziali, favorendo l'integrazione tra ospedale e territorio e assicurando continuità, accessibilità e il miglior inserimento nel percorso di cura e assistenza del paziente.
La direttrice sociosanitaria di Asl 2, la dottoressa Monica Cirone, ritiene l'attivazione delle COT "un passo significativo nella riforma dei servizi territoriali, poiché attraverso questa innovazione organizzativa si produce una risposta più adeguata alle crescenti esigenze della popolazione, soprattutto anziana e fragile, che richiede modelli integrati di assistenza sanitaria e sociale".
L'obiettivo è "utilizzare al meglio le competenze dell'Azienda, comprese quelle digitali, per migliorare il percorso assistenziale dei pazienti e garantire risposte adeguate alle esigenze dei cittadini", spiega invece il dg Michele Orlando.
"L'attivazione delle COT - sottolinea ancora il direttore generale -, rappresenta un altro passo verso la realizzazione completa della riorganizzazione del territorio prevista dal Pnrr che si configura come una sfida per il futuro nel modulare sempre più l'offerta sanitaria in base alle necessità dell'utenza".