"Le aree Piaggio sono private; l’amministrazione Guzzi–Frascherelli avrebbe potuto partecipare all’asta per acquisirle. Un’operazione complessa, ma non per questo impossibile. Il comune avrebbe potuto rivendicare il pubblico interesse, cioè i diritti delle generazioni future". Così commenta Simona Simonetti, candidato sindaco della lista 'Scelgo Finale'.
"L’area è stata messa all’asta per meno di 10 milioni di euro, una cifra bassa considerando che le sole ex-aree demaniali comprese nella zona erano state pagate dalla vecchia proprietà 25 milioni di euro. Di fatto, l’amministrazione Guzzi-Frascherelli non ha voluto o saputo rivendicare il pubblico interesse".
"La lista 'Scelgo Finale' è ben conscia che il progetto speculativo precedente prevedesse un numero abnorme di seconde case; molti di noi si sono personalmente battuti contro questa ipotesi scellerata dentro e fuori dal consiglio comunale. Al contrario, il candidato Guzzi ha fatto parte di una amministrazione che ha proposto un piano ancora più folle con tre grattacieli alti più di 3 volte il palazzo vela. Progetto sostenuto dall’amministrazione e bocciato dalla soprintendenza".
"Il candidato Berlangeri ha fatto parte della amministrazione di centrodestra che approvò il primo progetto Piaggio. Guzzi e Berlangeri potevano operare scelte diverse sulle aree Piaggio quando erano in amministrazione negli ultimi 20 anni. Berlangeri è stato anche assessore in Regione con l’amministrazione Burlando. Se avessero voluto dare una svolta al progetto Piaggio e limitare la speculazione imposta alla città attraverso il ricatto lavorativo, avrebbero potuto. Potevano, ma non lo hanno fatto".
"La lista 'Scelgo Finale' vuole prioritariamente preservare la bellezza della nostra città senza sacrificare il paesaggio al profitto, per questo riteniamo l’ipotesi progettuale approvata dal Consiglio comunale del 23 settembre 2023 un punto di partenza ragionevole per il confronto con la proprietà", conclude la Simonetti. "Vogliamo anche riportare nella area una zona produttiva innovativa e non inquinante che ristabilisca in parte quell'equilibrio fra industria e turismo che ha consentito al nostro territorio lo sviluppo armonico degli ultimi 100 anni".