“Domenica 28 aprile si celebra la Giornata Mondiale per la sicurezza sul lavoro, istituita nel 2003, e la Giornata Mondiale per le vittime dell’amianto. La Cgil di Savona mette in campo un’iniziativa pubblica, lunedì 29 aprile, questa volta concentrandosi sull’enorme problema delle malattie professionali e le morti causate dall’amianto e le lotte del sindacato, perché è necessario un impegno collettivo per la creazione e promozione della cultura della sicurezza e salute sul lavoro”.
Lo affermano in una nota dalla segreteria Cgil Savona, nell’annunciare l’evento dal titolo “Non riesco a Respirare” che si terrà lunedì 29 aprile dalle ore 17.30 in Sala della Sibilla nella Fortezza del Priamar, a Savona.
“La media di 4 morti al giorno e oltre 1200 ogni anno è il bollettino di guerra dei caduti sul lavoro in Italia che continua ad allungarsi giorno dopo giorno e non è accettabile - proseguono -. Non si tratta di tragedie, ma di una strage, non sono morti, ma veri e propri omicidi. Inoltre, i morti a causa di malattie professionali sono oltre 6 mila ogni anno, e di questi oltre 4mila solo per esposizione all’amianto”.
“È del tutto evidente che ci troviamo di fronte ad una situazione intollerabile e indegna per un Paese civile. Occorre un deciso cambio di rotta – spiegano -, e per questo chiediamo con forza al Governo e alle imprese che la salute e la sicurezza vengano inserite tra le priorità dell’agenda istituzionale.
Purtroppo, gli incidenti non diminuiscono e i dati sono sconfortanti. È quindi necessario adottare nuove politiche volte ad adottare approcci più ampi e mirati. Le regole ci sono, sono tra le più stringenti d’Europa , ma servono i controlli , serve più personale all’Inail , all’Inps, nelle Asl, all’Ispettorato, nei Vigili del Fuoco e così via”.
All’iniziativa interverranno il Comune di Savona, Andrea Pasa segretario generale Cgil Savona che farà una analisi di ciò che accade sul territorio savonese e cosa sta facendo la Cgil di Savona per diminuire questo terribile problema, Alessandra Marchetti delegata sindacale della Fp Cgil Savona dipendente dell’Asl 2 , Fabrizio Coniglio, attore e regista che interpreterà alcuni passaggi di due libri “La Lana della salamandra “ di Giampiero Rossi, la vera storia della strage dell’amianto a Casale Monferrato, e “La Strage silenziosa” di Marco Grasso e Marcello Zinola, Genova e i morti d’amianto, storia di una battaglia operaia. Le conclusioni saranno affidate dalla segretaria generale nazionale della Fp –Funzione Pubblica della Cgil Serena Sorrentino.
“Un’iniziativa su uno dei temi più importanti di questo tempo perché ce lo dicono i numeri e la situazione che continua a peggiorare in Italia – sottolineano da Cgil -, in Liguria 220 morti nel periodo 2018-2023, ma anche in provincia di Savona dove, tra il 2018 e i primi mesi del 2024, sono stati 39 gli omicidi sul lavoro, e tra il 2017 e il 29 febbraio 2024, sono state 896 le denunce di malattia professionale, con i mesi di gennaio e febbraio di quest’anno che hanno registrato ben 469 denunce in solo 60 giorni e già un lavoratore deceduto il 5 febbraio nelle costruzioni”.
Nel 2023 a Savona e Provincia sono state denunciati 205 nuovi casi di malattia professionale contro i 139 del 2022 ( con un + 47.5% , incremento sull’anno precedente più alto della media regionale + 33.9%)” .
“Noi ci siamo. Sempre – aggiungono -. Lo testimoniano le numerose iniziative che mettiamo in campo a livello aziendale, territoriale e nazionale. Ciò che manca è la consapevolezza di molte, troppe imprese, che la salute e la sicurezza delle persone non è un costo. Salute e lavoro sono diritti inviolabili”.
“Quando si parla di sicurezza sul lavoro spesso ci si concentra sugli infortuni ma un altro pezzo importante è quello delle malattie professionali. La sensibilità e l’attenzione sulle malattie professionali va decisamente sviluppata con campagne massicce di formazione ed informazione ai lavoratori ed ai cittadini.
Altro dato rilevante è quello legato al tipo di malattia contratta – spiegano -: il dettaglio dei dati permette una mappatura precisa di dove intervenire e indica agli enti preposti dove meglio indirizzare le risorse destinate alla prevenzione. Si stima infatti che l’86% delle morti bianche riguardano malattie, tra circolatorie, respiratorie e tumorali”.
“La politica locale, nazionale, imprese e organi di vigilanza si facciano immediatamente carico di questa situazione insostenibile, si assumano le proprie responsabilità. Lo scorso anno le ispezioni nelle aziende savonesi hanno evidenziato irregolarità per il 69% delle aziende controllate – continuano -. Per salute e sicurezza sul lavoro si arriva al 77% di irregolarità. E questo con una quantità di organi di controllo e vigilanza insufficienti”.
“Per questo è urgente mettere in campo tutti gli strumenti di contrattazione e mobilitazione per fermare questa strage – dicono - , strumenti anche legislativi per abrogare le norme e le leggi che in questi anni hanno svalorizzato il lavoro e lo hanno reso più insicuro. Per questo la Cgil ha iniziato la propria campagna referendaria ‘ ‘Per il lavoro ci metto la firma’ ‘ dove proponiamo 4 quesiti referendari, uno proprio su salute e sicurezza e in particolare negli appalti. Il quesito vuole cancellare la norma che esclude la responsabilità del committente in caso di appalto e sub appalto”.
“Molto spesso accade che i committenti scelgano aziende in appalto e subappalto senza tenere conto della loro solidità o della loro serietà – sottolineano -: con l’esternalizzazione si vogliono abbattere i costi risparmiando sulla sicurezza o applicando contratti irregolari. Questo ha portato a una crescita degli infortuni sul lavoro, specie in situazioni di appalto e subappalto. Abrogando l’articolo 26 del decreto legislativo 81/2008, se l’appaltatore o il subappaltatore non sono in grado di risarcire, il committente sarà chiamato a risponderne”.
“L’effetto della cancellazione sarebbe quello di rafforzare e ampliare la sicurezza sul lavoro e di spingere i committenti a selezionare appaltatori adeguati”, concludono dalla Cgil Savona.