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Attualità | 23 aprile 2024, 09:30

Aumento medio Tari dell'8% nel 2025 a Savona, la minoranza: "Scelta politica che non è coerente con il servizio che viene offerto"

In commissione consiliare insorgono Orsi e Meles: "Il problema che è quello che si tocca con mano, ed è evidente che tutta una serie di sforzi per migliorare il servizio a nostro avviso non stanno dando risultati"

Aumento medio Tari dell'8% nel 2025 a Savona, la minoranza: "Scelta politica che non è coerente con il servizio che viene offerto"

Le determinazione delle tariffe Tari da pagare nel 2025 con un aumento medio tra utenze domestiche e non domestiche dell'8%, al centro della discussione nella prima commissione consiliare di ieri pomeriggio a Savona. 

In linea con quanto stabilito da Arera, l'Autorità nazionale che regola energia e ambiente, la tariffa ha assorbito l'aumento dell'inflazione. Portando così all'incremento. 

“L'incremento – ha spiegato l'assessore al Bilancio Silvio Auxilia - non è dovuto al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti che sta partendo proprio in queste settimane a Savona e neppure al cambio di gestore, ma al meccanismo di calcolo del Piano Economico Finanziario (Pef) del servizio imposto dall'Autorità di regolazione nazionale del settore che deve tener conto dell'aumento inflazionistico del biennio 2022-2024. E' una situazione, dunque, che accomuna tutte le amministrazioni a livello nazionale, così come evidenziato anche in sede Anci”.

L'assessore aveva aggiunto che “il costo complessivo del servizio passa da 14,48 milioni del 2023 a 15,64 milioni del 2024, così come per gli altri comuni della provincia l'incremento è dovuto all'adeguamento al tasso di inflazione, particolarmente significativo nell'ultimo biennio. Ricordo anche che lo scorso anno il costo della Tari era rimasto sostanzialmente invariato”.

La minoranza però non ci sta.

"Il primo elemento è che la delibera Arera offre la possibilità di un incremento del tasso di crescita fino al 9.6% e che il 2.7% cuba come tasso di inflazione e il restante 7% introduce una componente specifica per intercettare l'effetto dell'inflazione. Non indica un obbligo, non indica una percentuale esatta ma dice fino al 9.6% - spiega Fabio Orsi, capogruppo di PensieroLibero.zero - Un'altra cosa importante è che l'incremento che viene individuato è l'incremento dei piani finanziari. All'interno della normativa Tari possono essere trovati dei meccanismi affinchè nonostante l'aumento del piano del Pef non vi sia un incremento della Tari".

"Ci sono dei comuni che stanno adottando, facendo ogni sforzo affinché l'aumento a valle della Tari sia inferiore all'aumento del piano finanziario. Non mi risulta che siano stati posti in atto interventi per ridurre l'aumento della Tari a fronte dell'incremento del piano finanziario e infine in un contesto nel quale con il servizio attuale ad oggi assolutamente deficitario, immaginare che si intervenga nella massima forchetta di aumento possibile senza dimostrare di aver fatto ogni accorgimenti per far sì che non ci sia, non credo sia giustificabile. Una scelta politica che non è coerente con il servizio che viene offerto" conclude Orsi.

"Il problema è quello che si tocca con mano, ed è evidente che tutta una serie di sforzi per migliorare il servizio in questo momento a nostro avviso non stanno dando risultati. Si vede una qualità che non è corrispondente al valore che i cittadini pagano di tasca loro su questo servizio - ha puntalizzato Manuel Meles, capogruppo del M5S - Finchè non si interviene su questo, l'incremento sia dell'1% o del 10%, finché non c'è un corrispettivo in percezione di quello che può essere un miglioramento del servizio, anche tutti questi passaggi che si stanno facendo per arrivare al porta a porta, può portare ulteriori inefficienze che si rifletteranno il prossimo anno. Il rischio è che si provi a passare alla nuova modalità, con dei costi che rischiano di andare fuori controllo, però si continuerà a vedere un tira e molla della tariffa che resterebbe di essere molto superiore ad altri comuni nelle stesse condizioni di espansione di abitanti e non arrivare all'obiettivo".

Luciano Parodi

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