Speciale Rigassificatore - 23 aprile 2024, 11:30

Ricorso al Tar sul rigassificatore, Orsi e Meles attaccano: "Venga chiesta un'assunzione di responsabilità dell'avvocato"

"Ci ritroviamo a dare dei soldi a Snam per un errore evitabile". Assessore Pasquali: "L'assunzione di responsabilità in un certo senso viene fatta da parte del legale, rinunciando alla quota parte di sua spettanza automaticamente dichiarata e ammette di aver fatto un errore"

L'errore del ricorso al Tar della Liguria sul progetto per il posizionamento del rigassificatore a 4 km dalla costa di Vado e 2.9 km da Savona e la decisione dello studio Dal piaz di rinunciare al saldo della parcella di oltre 3 mila euro, continua a far discutere a Palazzo Sisto.

Nella prima commissione consiliare di ieri in Comune a Savona si è accesa la discussione con la minoranza che ha puntato il dito sia contro il legale che contro l'amministrazione comunale.

Nella discussione sul rigassificatore, Palazzo Sisto era stato tagliato fuori dalla Conferenza dei servizi. L'amministrazione si era così rivolta allo studio Dal Piaz per presentare ricorso al Tar e ottenere di essere considerato partecipante alla Conferenza, proprio per la vicinanza che dovrebbe avere la Golar Tundra alla costa cittadina.

Il Tar Liguria aveva però dichiarato la propria incompetenza in favore del Tar del Lazio al quale è stato successivamente presentato il ricorso. Palazzo Sisto deve così pagare le spese di soccombenza all'Avvocatura distrettuale dello Stato di Genova e a Snam ma nel frattempo ha ricevuto una nota del legale dell'ente che si è detto disponibile a concludere l'incarico con la presentazione del ricorso al Tar del Lazio, ma limitando la parcella a quanto corrisposto fino ad ora e rinunciando al saldo di 3.264 euro.

"Il tema è quello dell'errore macroscopico e madornale fatto in sede di presentazione del ricorso. Quando è stato evidenziato anzi che portare ad un riconoscimento dell'errore formulato ha trovato barricate alzate da parte dell'amministrazione e del legale - ha detto il consigliere comunale, capogruppo di PensieroLibero.zero Fabio Orsi - l'errore identifica un meccanismo di colpa grave da parte del professionista, tutti sbagliamo e quindi la domanda che faccio è se il Comune ha avviato, preteso, imposto attraverso una nota l'assunzione di responsabilità da parte dell'avvocato che oggi tutela il Comune. Se lo stesso ha avviato una pratica di sinistro presso la propria compagnia per quanto riguarda la responsabilità professionale o ha voluto affrontare direttamente la spesa. Oppure facciamo come se nulla fosse. Abbiamo perso del tempo e più si va avanti è più difficile tornare indietro. Venga chiesta un'assunzione di responsabilità dell'avvocato".

"Non è stata tanto la scelta della sede errata quanto purtroppo una serie di passaggi che sono stati fatti nel corso del tempo che hanno protratto la possibilità di impugnare quello che era l'atto immediatamente lesivo - ha continuato il capogruppo del M5S Manuel Meles - Dal punto di vista politico a noi questo errore non deve costare un centesimo, abbiamo cercato di contrastare delle scelte che hanno leso il nostro interesse e ci ritroviamo a dare dei soldi a Snam per un errore evitabile. Speriamo non succeda di nuovo. In termine di immagine ne usciamo male".

A replicare l'assessore Barbara Pasquali.

"Quando si apre un contenzioso per colpa grave ci deve essere un danno concreto. L'assunzione di responsabilità in un certo senso viene fatta da parte del legale, rinunciando alla quota parte di sua spettanza automaticamente dichiarata e ammette di aver fatto un errore. Secondo me è una cosa positiva che non va a ricadere sui cittadini. La questione sarebbe stata grave se il ricorso fosse stato rigettato nel merito, ma c'è rigetto per ora solo sulla competenza - ha detto - La colpa della parte politica sarebbe quella che avrebbe dovuto controllare l'operato dell'avvocato? Allora mi chiedo cosa diamo a fare incarichi a legale anche di una certa importanza come lo studio Dal Piaz".

"Nel dibattito la minoranza afferma che la necessità di istruire nuovamente il ricorso presso il TAR del Lazio possa indebolire politicamente la posizione del Comune di Savona. Risulta piuttosto evidente che questo confondere il piano politico con quello tecnico è funzionale solo ad attaccare l'amministrazione, andando così a minare lo straordinario lavoro politico che aveva portato all'approvazione dell'ordine del giorno all'unanimità" il commento del capogruppo del Patto per Savona Marco Lima.


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