“Toti, a differenza di Arboscello e Natale, conosce le leggi, che per 10mila euro al mese circa dovrebbero studiare anche loro. E conosce anche il significato di leale collaborazione istituzionale tra enti di Governo, cosa oscura a un Pd che litiga anche con sé stesso pur di svicolare da ogni responsabilità, approvando a Roma ciò contro cui protesta a Savona, piangendo per l’inflazione, salvo poi manifestare contro quelle infrastrutture che potrebbero limitare i costi delle bollette. I dem, non avendo nulla evidentemente di serio da proporre, al contrario di Toti, attribuiscono a Toti idee loro”.
Il governatore Giovanni Toti replica alle richieste dei consiglieri regionali Arboscello e Natale di modificare l'iter previsto per il posizionamento del rigassificatore al largo delle coste savonesi.
“Come presidente di Regione e come commissario di Governo, ancora una volta provo a spiegare loro come funziona: il Pd, con gli altri partiti del Governo Draghi ha approvato un piano energetico nazionale che prevede alcuni rigassificatori. Il Pd, con il governatore della Toscana, e sempre il Pd con il Governo Draghi, ha deciso che il rigassificatore sarebbe stato a Piombino solo per poco tempo. Il Ministero dell’ambiente, per una serie di ragioni ha scelto Vado Ligure come nuova sede per l’impianto - continua Toti -. Il piano energetico nazionale, un piano di emergenza, non dà competenze a Comuni e Regioni, ma le dà invece al Governo. Dunque se il Governo, da cui dipendono tutte le procedure in corso, in particolare la Via in atto al Ministero, valuterà quella come la scelta migliore, andrà avanti. Se la Valutazione di Impatto Ambientale invece proporrà altre soluzioni, non andrà avanti. Il commissario attua, per sua stessa natura, le decisioni del Governo, come dovrebbero fare con onore e decoro tutti i pubblici funzionari, specie quando lo prescrive la legge e in assenza di motivi ostativi anch’essi previsti dalla legge. Ma forse per Arboscello e Natale, cresciuti nella prepotenza culturale di certa sinistra, pensano che il loro parere, specie se sguaiato e urlato, valga di più dei processi decisionali previsti dalle leggi della Repubblica. Cioè, la legge è uguale e vale per tutti, tranne per il Pd: viva la vocazione di Governo!”, conclude il governatore.