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Attualità | 19 aprile 2024, 09:29

Studenti finalesi visitano la Casa Circondariale di Imperia

L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto "La scuola va in carcere"

Studenti finalesi visitano la Casa Circondariale di Imperia

Il progetto "La scuola va in carcere": gli studenti del polo scolastico Finalese hanno visitato la Casa Circondariale di Imperia.

"L’iniziativa consolidata negli anni precedenti, interrotta causa Pandemia Covid-19, riprende - commenta il direttore, la dottoressa Caterina Tancredi - per questa Direzione tale iniziativa è ritenuta meritevole sia per gli aspetti educativo-formativi degli studenti, nonché per l’opportunità, offerta al carcere, di aprirsi al territorio ed ai cittadini".

I giovani studenti sono stati accolti dal direttore Tancredi e dal comandante di Reparto della Polizia Penitenziaria, Sost. Comm. Marco Agostinelli, coadiuvati dai vari Uffici di Polizia Penitenziaria (Matricola, NTP...), i quali hanno rappresentato le attività di base svolte presso di essi. Inoltre, l'area trattamentale e quella sanitaria dell'Asl1-imperiese hanno altresì contribuito al successo di tale progetto.

Il comandante ha illustrato agli studenti l’organizzazione del carcere e più precisamente del reparto di Polizia Penitenziaria sottolineando che l’Istituto di Imperia essendo una casa Circondariale, accoglie soggetti con reati per così dire “meno gravi” e comunque con fine pena o residuo pena non superiore a 5 anni; è gestito per la sicurezza da 48 unità di Polizia Penitenziaria che coadiuvano, e quindi prendono parte, insieme all’area trattamentale, all’opera di osservazione e trattamento rieducativo del ristretto.

Tante le domande da parte degli studenti, attenti e partecipi che hanno tra l’altro portato a casa alcuni gadget della Polizia Penitenziaria.

Dalla Casa Circondariale di Imperia tutta — Polizia Penitenziaria e personale civile dell’ Amministrazione Penitenziaria — un grande in bocca al lupo agli studenti per la conclusione del loro percorso scolastico e per il loro esame di maturità auspicando che tale iniziativa sia stata anche un momento di riflessione: "E' facile cadere in errore, difficile è rialzarsi in piedi e superare solitudine e dipendenze, pregiudizi ed etichette". 

Redazione

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