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Attualità | 18 aprile 2024, 16:06

Savona, recupero sempre più complicato per gli Orti Folconi dove il Comune vuole realizzare una struttura sociosanitaria

Nei mesi scorsi Palazzo Sisto aveva coinvolto l'Asl, ma al momento non ci sarebbero risorse disponibili per l'azienda sanitaria da impegnare nella realizzazione di una nuova struttura

Savona, recupero sempre più complicato per gli Orti Folconi dove il Comune vuole realizzare una struttura sociosanitaria

Nel giugno dello scorso anno il sindaco di Savona Marco Russo aveva contattato Asl2 e Opere Sociali di N.S. di Misericordia, ente proprietario di una porzione della superficie, per parlare dell'idea di realizzare una struttura socio-sanitaria di valenza provinciale nell'area degli Orti Folconi. La discussione si era poi aperta alla Regione, ente responsabile della sanità sul territorio. 

Il tutto, però, non è arrivato a conclusione. L'Asl2, alle prese con le questioni di bilancio, e la Regione che preme sui direttori generali delle Asl per evitare conti in negativo, non ha le risorse per un progetto che costerebbe decine di milioni di euro.

Le risorse del Pnrr sono state dedicate alla riorganizzazione della sanità territoriale, e il nuovo piano sociosanitario sta andando avanti con  le Case di comunità, gli Ospedali di comunità e le Cot, tutte strutture che avranno la funzione di fare da collegamento tra le strutture ospedaliere e la sanità territoriale o, con altre risorse, per risolvere il problema delle liste d'attesa.

Lo scorso dicembre il sindaco Russo aveva sollecitato l'ASsl2 con una lettera per sapere quali fossero le intenzioni dell'azienda sanitaria. "Finché non abbiamo una forma di finanziamento - spiega il direttore generale dell'Asl2 Michele Orlando - non possiamo impegnarci in una cosa più grande di noi. Certo, abbiamo bisogno di spazi ma al momento non abbiamo una procedura ministeriale aperta per avere finanziamenti così importanti".

"La realizzazione di una struttura sociosanitaria risponde per noi a due esigenze - afferma il sindaco Marco Russo - da un alto quella di prevedere nella nostra città un luogo di coordinamento sociosanitario tra presidio ospedaliero e la sanità territoriale, dall'altro di sbloccare un'area della nostra città. Se l'Asl ha difficoltà a realizzare questo progetto non potremo che prenderne atto. Restano comunque intatte le nostre esigenze per sbloccare quegli spazi dedicandoli ad una vocazione pubblica e attendiamo che l'Asl ci comunichi le sue intenzioni per percorrere eventualmente strade alternative".

Elena Romanato

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