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Politica | 15 aprile 2024, 10:42

Libertà di stampa, la responsabile nazionale Giustizia di Sinistra Italiana Branca: “Un problema che riguarda tutti”

Tra i casi più recenti quello del giornalista del Mattino di Padova Fioretto fermato mentre stava facendo un servizio sul blitz dei ragazzi di Ultima Generazione

Libertà di stampa, la responsabile nazionale Giustizia di Sinistra Italiana Branca: “Un problema che riguarda tutti”

La responsabile nazionale Giustizia di Sinistra Italiana, e assessore del Comune di Savona Gabriella Branca, interviene sulle limitazioni alla libertà di stampa e su alcuni episodi che recentemente hanno riguardato giornalisti che stavano esercitando la loro professione.

“Quando le forze di polizia, per soccorrere una parte politica in difficoltà, eseguono il fermo di un giornalista che sta svolgendo il suo lavoro, la democrazia è in pericolo -afferma Gabriella Branca -. Le modalità con cui questo governo, fin dal suo insediamento, ha mostrato di voler diminuire gli spazi di dibattito pubblico e schiacciare le libertà fondamentali cominciano ad essere sempre più gravi, sempre più soffocanti (dal decreto sui rave, a quello di Cutro o al DDL contro gli ecologisti…)”.

La responsabile nazionale Giustizia di Sinistra Italiana cita poi la posizione dell'Itala nel ranking di Reporters without borders che ha visto il nostro Paese scender eal 58° posto. “Ma l’informazione libera è uno dei diritti irrinunciabili prosegue Branca - gli organi di stampa hanno il diritto di diffondere informazioni senza interferenze o paura di rappresaglie da parte dello Stato o di altre entità economiche o peggio di soggetti politici.

"Qualche giorno fa prosegue Branca -  la Commissione di Vigilanza della Rai ha approvato un emendamento che prevede uno spazio maggiore ai membri del governo durante la campagna elettorale: 'la maggioranza di governo ha deciso di trasformare la Rai nel proprio megafono' , così inizia il comunicato letto giovedì 11 aprile al termine dei principali telegiornali della Rai”.

Poi il caso del giornalista del Mattino Edoardo Fioretto. “Venerdì 12 aprile è avvenuto il fermo del cronista de Il mattino Di Padova, Edoardo Fioretto: “lei è in stato di “congelamento” signor Fioretto” - spiega Branca - 6 ore di sospensione, di congelamento (per usare il linguaggio della polizia) della libertà, non solo di informazione. Della libertà personale, della libertà di tornare alla propria abitazione, della libertà di esprimere il proprio pensiero, della libertà di svolgere il proprio lavoro, della libertà di documentare il blitz dei ragazzi di Ultima Generazione".

"Ed è quello che stava facendo Edoardo Fioretto- afferma Branca -  mentre entrava alla mostra di Monet e Matisse a Palazzo Zabarella per riprendere e testimoniare la protesta degli attivisti. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Polizia di Stato, che oltre ai cinque militanti di Ultima Generazione e ad un giardiniere di Treviso, hanno portato in Questura anche il giornalista, e, dopo avergli sequestrato il telefono, il PC e i suoi strumenti di lavoro, l’hanno trattenuto senza motivo e senza neppure la possibilità di chiamare il proprio avvocato".

“Era il novembre scorso quando un giornalista collaboratore de La Repubblica a Messina veniva fermato e trattenuto arbitrariamente per ore nella locale questura – ha ricordato il Segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni- Ora veniamo a sapere che un simile episodio si è ripetuto a Padova”.

"La riduzione delle libertà non è un problema di Fioretto prosegue Branca -  ma di ciascuno di noi e di noi tutti. “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”, così recita l’art. 21 della nostra Costituzione. Avere una stampa libera è la base indispensabile di una società democratica: per assumere decisioni informate quando eleggiamo i nostri rappresentanti o votiamo su alcune questioni rilevanti come nei referendum, i cittadini devono sapere cosa sta realmente accadendo".

"La stampa libera - afferma Branca - deve fornire ogni giorno la giusta informazione su questioni, politiche, economiche e di attualità e non può essere sottoposta all'influenza del governo, né di altri potentati: difendiamola tutti, perché l’autoritarismo ungherese non è poi così distante".

Redazione

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