Nei giorni scorsi il Comune di Borghetto Santo Spirito ha reso note due vendite pianificate in questi mesi di revisione del Piano Urbanistico Comunale e nel secondo mandato dall'Amministrazione Canepa.
Il primo bando riguarda un terreno di 3.608 metri quadrati complessivi sito in via Michelangelo, la strada provinciale per Toirano, e prevede la realizzazione di una piccola palazzina, aree verdi e parcheggi pubblici. Il tutto con un prezzo a base d’asta di 610mila euro. Il secondo bando è invece relativo al sopra suolo mai ultimato di un’autorimessa interrata sita tra corso Raffaello e via De Amicis e prevede la realizzazione di una piccola palazzina e parcheggi pubblici. In questo caso il prezzo a base d’asta è di 600mila euro.
Proprio su questo argomento si è espresso così il consigliere di minoranza Alessio Reale ("Borghetto Domani"): "Non sono bastati i precedenti annunci e un cartello in stile agenzia immobiliare, adesso si sono aggiunti anche gli articoli di giornale per cercare di vendere due terreni comunali - le parole dell'esponente d'opposizione - Riavvolgiamo un attimo il nastro: la precedente amministrazione Canepa ha deciso di trasformare due terreni comunali destinati a servizi in zone edificabili, con l'obiettivo dichiarato di far cassa e poter così provvedere all'ordinaria manutenzione e alla realizzazione di nuove opere. Adesso però siamo usciti dal predissesto e abbiamo incassato circa un milione e mezzo di euro dalla vendita farmacia, eppure le motivazioni addotte restano le stesse".
"Non ci si può mettere nelle condizioni di non avere abbastanza soldi e al contempo lamentarsene - ha aggiunto Reale - le scelte di investire un milione e duecentomila euro su Piazza della Libertà o centocinquantamila euro sulla nuova ZTL del centro storico sono scelte politiche, legittime ma opinabili. L'amministrazione avrebbe potuto individuare altre priorità, altrimenti chiunque potrà sempre dire di aver bisogno di maggiori risorse. Fare politica è proprio questo: individuare delle priorità in base alle risorse disponibili, scegliendo cosa fare e cosa no. La scelta in questo caso è chiara, così come le responsabilità: consumare suolo per fare cassa, cambiando la destinazione di terreni comunali. Legittimo, ma di questo si tratta".
"Infine, mi si permetta una piccola polemica perché ho letto che addirittura questi edifici si inserirebbero in modo armonioso nel contesto circostante. Prendo a prestito la battuta di un mio caro amico: in effetti, questi due nuovi palazzi saranno armoniosamente inseriti in un contesto di altri... palazzi. Tutti insieme felici e cemento" ha concluso il consigliere di minoranza.