Stefano Balleari, capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione e candidato alle prossime Europee 2024, per portare a Strasburgo e Bruxelles le istanze della Liguria e del Nord Ovest, ha fatto tappa ad Albenga presso il circolo di partito, nell'ambito di una serie di fitte visite alle realtà locali. Il candidato Fdi per il collegio Liguria, Piemonte, Lombardia e Val d’Aosta, sta ricevendo riscontri dal territorio per mettere a punto i dettagli del suo programma.
"Il tour elettorale sta andando bene, credo di avere in questo momento un buon consenso - conferma Balleari -. Sono sempre stato un amministratore presente e ho sempre cercato di dare risposte, anche dei no, quando necessario. In questo momento sono anche molto facilitato dal fatto che il governo di Giorgia Meloni sta funzionando bene; proprio Giorgia Meloni non si sta risparmiando per il bene del nostro Paese e credo che abbia fatto rinascere il sentimento di patriottismo verso il nostro Paese che era un pochino assopito. Sta lavorando per il Paese, perché possa tornare ad occupare uno spazio importante a livello internazionale. D'altra parte, l'Italia è la culla della civiltà ed è stata un importantissimo membro fondatore della Comunità Economica Europea e su questo stiamo lavorando per avere un'importanza più incisiva. Io dico sempre, utilizzando un'espressione magari poco elegante, ma che comunque rende abbastanza, che stiamo cercando di essere riammessi al tavolo dei grandi perché prima non eravamo neanche invitati. Ora invece siamo invitati e abbiamo anche il diritto di parola che è fondamentale, perché in alcune occasioni, si è manifestato veramente come qualche cosa di significativo anche nel riguardo degli altri Paesi. Tant'è vero che su alcune iniziative, per esempio quella sulla carne sintetica, siamo stati i primi ad opporre un divieto nel nostro Paese: al nostro rifiuto si sono poi accodati anche altri paesi che hanno ritenuto che la scelta fatta da Giorgia Meloni, e tra l'altro dal Ministro Lollobrigida, fosse da perseguire perché improntata su qualche cosa di logico".
"Altra cosa assolutamente significativa è il discorso del Green Deal sul quale noi continuiamo ad essere sostenitori di un ecosistema di tipo diverso, perché bisogna approcciare con un sistema meno ideologico di quanto stanno facendo i Verdi a livello europeo, ma in maniera più programmatica - aggiunge Stefano Balleari -. Non possiamo mettere in condizioni le aziende di non poter produrre, ad esempio, per ridurre le emissioni del CO2, quando altri Paesi del mondo, non parlo dell'Europa, stanno inquinando fortemente. Così noi continuiamo, invece, ad importare da quei Paesi. Pertanto, se da una parte cerchiamo di ridurre le emissioni nel pianeta guardando all'Europa, dall'altra parte del mondo continuano a produrre in maniera indiscriminata, inquinando senza un limite. Noi su questo non possiamo neanche essere concorrenziali; pertanto, su questo dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme, perché io sono un europeista convinto ma sono un europeista convinto di un'Europa che funzioni, dove l'Italia può parlare e può dire la sua senza dover accettare supinamente".
Da questa tornata elettorale il candidato di Fratelli d'Italia si aspetta "un ottimo risultato del partito e anche degli altri partiti della coalizione. È ovvio - sottolinea Balleari -, che in questo momento il partito si sta muovendo dal 28 per cento a salire. Dipenderà anche se scenderà in campo la nostra Giorgia Meloni, che sicuramente è un attrattore perché, essendo così presente e così incisiva nei suoi provvedimenti, potrebbe essere il valore aggiunto. Ritengo che a livello di collegio Nord Ovest, quello in cui io sono candidato, il partito potrebbe esprimere 6-7 eurodeputati, che sarebbe fondamentale perché ad oggi sono soltanto due i rappresentanti in questo collegio e, soprattutto, potrebbe servire avere un eurodeputato ligure".
"La nostra regione straordinariamente bella ma ha problematiche di tipo particolare, ad iniziare dalle infrastrutture rispetto a quello che possono essere le altre regioni che sono insieme nel collegio. E poi, la nostra terra è stretta tra mare e cielo. Prendiamo ad esempio l’agricoltura. Siamo ad Albenga e siamo vicini a una patria del florovivaismo, che nel nostro territorio è molto più complicato da portare avanti rispetto alle grandi pianure, dove il lavoro è più semplice, dove gli appezzamenti di terreno sono sicuramente più facili da condurre - conclude Stefano Balleari -. Invece noi dobbiamo sempre lavorare un po' più in salita. Su questo dovremo cercare di operare per trovare soluzioni su misura e conseguire un risultato".