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Agricoltura | 11 aprile 2024, 18:29

Sviluppo rurale, agricolo, della pesce e dell'allevamento: confronto tra Coldiretti e Regione Liguria

Sul tavolo anche la questione peste suina e presenza di grandi predatori. Si è parlato del nuovo CSR

Sviluppo rurale, agricolo, della pesce e dell'allevamento: confronto tra Coldiretti e Regione Liguria

Sviluppo rurale, agricolo, della pesca e dell’allevamento della nostra regione. Questi gli argomenti al centro dell'incontro odierno tra i vertici liguri di Coldiretti e quelli della Giunta regionale, rappresentati dal presidente Toti e dal suo vice con delega all’Agricoltura Alessandro Piana.

La confederazione ha sottolineato come agricoltura e pesca necessitino di risposte concrete e rapide, soprattutto in seguito alle difficoltà che le imprese stanno vivendo in questi ultimi anni per oggettive difficoltà: “Con la lettera di fine marzo abbiamo evidenziato la necessità di risposta da parte della politica e del Presidente Toti - spiegano il presidente ligure Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa.

Tra i vari temi affrontati è stata oggetto di discussione la richiesta già più volte avanzata di applicazione di misure straordinarie (quali l’abbattimento e lo smaltimento come azioni strategiche) da mettere in campo per ridurre in maniera sostanziale la popolazione di cinghiali e di fauna selvatica, anche alla luce della grave problematica presente in regione della PSA (Peste Suina Africana), così da permettere la continuità produttiva a tutte le aziende del territorio che da tempo subiscono ingenti danni.

In Liguria abbiamo ottenuto una serie di risultati importanti - spiega Toti -, in particolare sul fronte del problema della fauna selvatica, parlo soprattutto dei cinghiali, con un impegno importante da parte di Regione: nel 2023 il numero degli abbattimenti è quasi raddoppiato rispetto al 2022. Per quanto riguarda il tema dei lupi e della predazione, più complesso, auspico un intervento normativo da parte del governo centrale, ma comunque da parte di Regione Liguria sono stati di recente aggiornati i criteri per il riconoscimento degli indennizzi, in modo da tenere in maggiore considerazione le esigenze più volte espresse dagli agricoltori e dalle aziende zootecniche”.

I nuovi criteri hanno elevato l’entità degli importi erogabili a favore degli allevatori danneggiati, prevedendo, tra l’altro, la possibilità di riconoscere, oltre al danno diretto legato al valore del bestiame predato, anche il danno indiretto, legato ai capi dispersi.

Inoltre, nel quadro del nuovo CSR (ex PSR) sono previste misure di sostegno specifiche per la zootecnia di montagna, che prevedono particolari rimborsi a fondo perduto proporzionali all’estensione e alla tipologia dei pascoli.

Regione Liguria ha inoltre aderito all’intervento “Impegni specifici di convivenza con grandi carnivori”, che prevede un premio annuale all’allevatore, sempre in proporzione agli ettari di superficie a pascolo, e legato all’impegno richiesto all’allevatore a rafforzare le misure di prevenzione.

Non meno rilevante sul piano strategico è stato l’impegno regionale, nel quadro del PSR, a sostegno delle imprese agricole per il finanziamento delle opere e delle misure di prevenzione: tramite un apposito bando è stato stanziato, per le aziende del settore, circa 1 milione di euro.

Proprio su questo, il presidente Boeri ha sottolineato come, purtroppo, la Liguria ad oggi sia la maglia nera nella capacità di spesa delle risorse disponibili del PSR 2014/2022. Nelle evidenziazioni, un punto particolare è stato dato dalla Delegazione alla legge sull’Agriturismo, ferma da tempo, e al regolamento sulla forestazione, che necessita di una sburocratizzazione e di un’accelerazione per velocizzare le istruttorie dei progetti presentati dalle imprese di settore.

Stiamo lavorando per trovare soluzioni di semplificazione su diversi temi, in particolare sui costi standard - aggiunge il presidente Toti sul tema - : il nostro obiettivo, ovviamente, è quello di assorbire il più alto livello possibile di fondi e di favorirne l’utilizzo, essendo risorse che vanno ad alimentare l’economia reale e che contribuiscono alla crescita del sistema. Stando ai numeri, vedo una crescita importante in molti settori: il comparto agricolo è molto importante per noi, è un settore che sta conoscendo grande slancio, che ha numeri ridotti in termini assoluti, ma che sa raggiungere livelli qualitativi elevatissimi e che funge da volano per altri settori. Vino, olio, pesto non sono solo agricoltura ed export, che comunque è in crescita, ma sono elemento fondamentale per l’offerta e la promozione turistica”.

Inoltre, si è parlato della necessità di un nuovo Piano Idrico Regionale. Su questo punto, Coldiretti Liguria ha evidenziato la necessità di individuare una forma giuridica che possa generare le sinergie necessarie anche per accedere a finanziamenti regionali, nazionali ed europei ai fini di poter rendere idonee le strutture già esistenti, implementandone le potenzialità. A proposito del nuovo Piano Olivicolo, si è chiesto di accelerare l’iter di attivazione di quanto già richiesto a suo tempo, per poter fornire risposte a un settore che presenta gravi difficoltà.

Questo e i periodici tavoli di lavoro con tutte le associazioni - aggiunge l'assessore Alessandro Piana - ci consentono di continuare a raccogliere le istanze del territorio e snellire le procedure, così come incrementare i fondi sulle misure che possono andare in overbooking. Sulla definizione di un calendario delle aperture di nuovi bandi abbiamo un PSR attualmente in esaurimento che si interseca con il nuovo CSR per circa tre anni, con diverse misure che sono già aperte. Per poter dare corretta condivisione e informazione, consentendo una programmazione importante, Regione Liguria è stata a Bruxelles proprio nei giorni scorsi per applicare la transizione tra i due periodi di programmazione: motivo per cui sono previste alcune riunioni tematiche sull'argomento. Tenuto conto dell'alto numero delle domande pervenute negli scorsi anni e della sproporzione col personale abbiamo anche rafforzato l'organico".

Per quanto riguarda la Peste Suina Africana, la Regione Liguria si è attivata senza indugio sin dai primi giorni dal manifestarsi dell’emergenza e ha approvato il 'Piano regionale di interventi per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nella specie cinghiale', che si applica al territorio non colpito dalla malattia sul tema del contrasto, ma contiene anche tutte le misure necessarie per attuare il controllo del cinghiale (incolumità pubblica, danni all’agricoltura) sull’intero territorio, e si va ad integrare con le iniziative prese a livello nazionale.

Sul tema della modifica della disciplina degli agriturismi, Regione Liguria è disponibile al confronto: l’obiettivo è definire un testo condiviso con le categorie nel prossimo autunno.

A proposito del settore della Pesca e dell’Acquacoltura, si sono evidenziate le priorità da affrontare in sinergia con la Regione Liguria: prime fra tutte le questioni della Diga di Genova, per la quale è stato chiesto il sostegno della Regione per le difficoltà operative ed economiche alle quali stanno andando incontro gli associati. Si è poi parlato del problema delle orate nello spezino, e anche in questo caso si sono richieste adeguate misure di sostegno. Capitolo a parte il Rigassificatore di Savona, per il quale sono state sottolineate delle forti perplessità. Infine, è stato chiesto un concreto supporto politico a livello nazionale ed europeo sul tema del tonno, delle quote gamberi e del bianchetto.

Dobbiamo riconoscere al presidente Toti un’effettiva conoscenza delle problematiche in essere e un’oggettiva attenzione nei confronti delle questioni sollevate. In particolare, aprendo un coinvolgimento ulteriore della nostra organizzazione per una futura programmazione sul nuovo CSR (Complemento di Sviluppo Rurale) per individuare misure che possano realmente dare traiettorie di futuro all’agricoltura territoriale - aggiungono in conclusione i vertici Coldiretti - La Regione ha poi ammesso alcuni ritardi e la necessità di accelerare le normative relative all’Agriturismo e alla forestazione; inoltre, si è presa l’incarico di individuare, per le problematiche idriche, come richiesto da Coldiretti, il soggetto giuridico più idoneo che possa meglio intercettare i fondi regionali e nazionali disponibili. Sulla pesca, poi, il governatore ha preso atto delle istanze rendendosi disponibile a interventi specifici per venire incontro alle problematiche del settore”.

Concludono Boeri e Rivarossa: “Continueremo a monitorare da vicino le aperture dell’incontro di oggi. Come abbiamo sottolineato al Presidente Toti, è evidente che i nostri produttori stiano affrontando molteplici difficoltà, per cui la Politica non può più tardare a rispondere. Da oggi si apre una nuova forma di confronto con la Regione e sarà nostra premura monitorare e operare per dare continuità alle azioni intraprese, ai fini di fornire risposte concrete alla nostra base”.

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