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Politica | 10 aprile 2024, 09:04

Rigassificatore, Quiliano chiede una proroga dei termini per la presentazione delle osservazioni: "Tempi troppo ridotti"

"Le nuove modifiche al progetto FSRU Alto Tirreno necessitano di approfondimenti accurati, perché vedono coinvolto in modo impattante il territorio comunale", commenta il sindaco

Terreno in località Casina dove è previsto il posizionamento del Pde

Terreno in località Casina dove è previsto il posizionamento del Pde

Nel tardo pomeriggio di martedì 9 aprile presso il palazzo comunale di Quiliano si è riunita la conferenza dei capigruppo consiliari presieduta dal sindaco Nicola Isetta.

La suddetta riunione monotematica è stata promossa nel quadro degli impegni originari assunti dallo scorso anno, al fine di coinvolgere i gruppi consiliari, aggiornarli e confrontarsi in merito al Procedimento di Valutazione Ambientale relativo al Progetto FSRU Alto Tirreno e collegamento alla rete nazionale gasdotti, proposto da SNAM FSRU Italia.

Nel corso del suddetto incontro, il sindaco Isetta ha evidenziato di aver richiesto un incontro con i colleghi sindaci del comprensorio savonese per confrontarsi in merito alla situazione e alle iniziative da intraprendere. Inoltre, ha informato i Capigruppo sulla richiesta inoltrata al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza e al Commissario Straordinario di Governo (in persona del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti), ai fini dell’ottenimento di una proroga del termine per presentare osservazioni e pareri tecnici.

"Ritengo doveroso evidenziare - commenta Isetta - che in data 3 aprile 2024 sul portale telematico del Ministero dell’Ambiente è stata pubblicata la documentazione integrativa del collegamento alla rete nazionale gasdotti Italia S.r.l., in merito al quale gli Enti interessati dispongono di soli quindici giorni per presentare osservazioni/pareri. Il termine ultimo è quindi fissato per la data di giovedì 18 aprile 2024".

"I giorni concessi per l’esame della documentazione sono troppo pochi! - sottolinea il sindaco - Va evidenziato infatti che SNAM FSRU Italia non ha prodotto una mera “documentazione integrativa” del progetto, bensì una documentazione che descrive e rappresenta un progetto totalmente nuovo e differente, rispetto a quello originario sottoposto ad approvazione. Ne è prova il fatto che la documentazione depositata sul portale è estremamente poderosa: si tratta di circa 600 documenti allegati, e ognuno di essi conta non meno di 20 pagine (già solo il file con l’elenco dei documenti è di ben 10 pagine)".

“Ma non è finita qui - precisa Isetta - Sulla base di un esame dei documenti che, per forza di cose, è sommario, abbiamo scoperto che SNAM FSRU Italia ha presentato solo in via “integrativa” i dati di monitoraggio dell’area interessata dal progetto, di elevatissimo valore ambientale, che in realtà avrebbero dovuto essere prodotti contestualmente alla presentazione del progetto originario e, quindi, prima dell’avvio del procedimento autorizzativo. Inoltre risultano modificati l’area in cui è prevista la collocazione dell’impianto PDE (in Località Casina, a fianco di Via XXV Aprile), nonché il tracciato originario delle condutture di collegamento alla rete nazionale, che percorrerà un ampio tratto in sotterranea di Via Cesare Briano, a fianco della zona industriale. Inoltre sono stati cambiati il punto di ormeggio e il sistema di ancoraggio della nave rigassificatrice “Golar Tundra”, al dichiarato fine di evitare gli impatti sulla biocenosi. Come se non bastasse, la modifica delle aree in cui dovrebbero essere collocati gli impianti ha comportato la necessità di predisporre e di produrre documenti del tutto nuovi".

"Questi documenti, che solo a parole risultano essere integrativi in realtà rappresentano modifiche sostanziali al progetto originario. Di fatto questo è un progetto nuovo vero e proprio".

"Per queste ragioni - comunica Isetta - in un’ottica di leale collaborazione istituzionale e nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza, economicità, trasparenza, par condicio, buona fede e legittimo affidamento che devono ispirare l’azione di qualsiasi Pubblica Amministrazione, il Comune di Quiliano ha richiesto al Ministero di assegnare un termine non inferiore a sessanta giorni, per presentare osservazioni e pareri, invece dei quindici giorni attualmente previsti. La proroga di questo termine, infatti, consentirebbe a tutti gli Enti interessati dall’installazione dell’impianto di esaminare con la necessaria e dovuta attenzione tutte le numerosissime e sostanziali modifiche apportate al progetto originario, e quindi di formulare nell’ambito del presente procedimento di VIA osservazioni e/o pareri più esaustivi e puntuali circa la fattibilità dell’intervento".

Nel frattempo gli uffici comunali stanno già lavorando per valutare la documentazione depositata. La conferenza dei capigruppo ha quindi deciso all’unanimità di ritenere validi i contenuti di quanto già stabilito dal Consiglio comunale di Quiliano nella seduta del 3 ottobre 2023, alla luce del fatto che le suddette integrazioni non costituiscono una valida soluzione a tutte le problematiche e ai rilievi già evidenziati nei precedenti pareri e osservazioni da parte del comune di Quiliano.

“Qualora la richiesta della proroga dei termini non fosse accolta - conclude Isetta - questa amministrazione comunale, avvalendosi del supporto dei consulenti tecnici e dei legali incaricati, con il sostegno e la solidarietà della comunità locale e dei gruppi consiliari rappresentati all’interno del Consiglio comunale, assumerà gli interventi necessari per tutelare fino in fondo il territorio, l’ambiente e le realtà familiari e imprenditoriali esistenti".

Redazione


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