Un quadrato che diventa piazza, si fa luogo d'incontro e di socializzazione per la gen - te del quartiere. Ecco l'idea – tra le 10 pervenute, di cui 9 ammissibili e 1 non ammissibile in quanto proposta da un singolo cittadino – vincitrice della prima edizione savonese di Bottom Up!, scelta in base alla coerenza della proposta ricevuta con i contenuti richiesti dalla Call, la composizione della comunità proponente (ampiezza, varietà, consolidamento), la vocazione del luogo in relazione alla pratica di Bottom Up! - che a Savona è a cura di Dialoghi d'Arte in collaborazione con Comune, Ordine Architetti e Fondazione per l'architettura/Torino) come generatore di cambiamento e l’assenza della possibilità di altre forme finanziamento.
“Vista la qualità delle proposte ricevute dalla Commissione – dice Gabriella Branca, Assessore all'Educazione alla Cittadinanza Attiva – l'Amministrazione valuterà come valorizzare e portare avanti il maggior numero di proposte possibili. L'elevato grado di partecipazione è la dimostrazione che i cittadini hanno voglia di essere parte attiva nel processo di rinascita del proprio quartiere e della città”.
Commenta, invece, Gloria Bovio, direttrice di Dialoghi d'Arte: “Siamo molto felici della risposta delle comunità e della collaborazione con l’Amministrazione comunale, l’ordine degli Architetti di Savona e la Fondazione per l’architettura/Torino. Con la seconda Call entro poche settimane selezioneremo un’architetta o architetto, che accompagnerà la comunità vincitrice in un percorso di co-progettazione per realizzare il loro desiderio”.
L'idea che ha vinto - Ad avanzarla è stata la comunità di Zinola (Zinoa 22), rappresentata dalla Fratellanza Zinolese 1893 APS. Lo spazio individuato dai partecipanti è un’area adiacente alla società Fratellanza Zinolese. La proposta nasce da una riflessione: “Zinola non ha una piazza. Le persone si incontrano sui marciapiedi, davanti ai bar, lungo la passeggiata o ai giardinetti, ma non esiste uno spazio che si configuri secondo la comune definizione di piazza”.
Un architetto in affiancamento - Al gruppo selezionato ora sarà affiancato un architetto (o un collettivo di architetti) che verrà selezionato alla fine di aprile attraverso una seconda call pubblica che è uscita venerdì 5 aprile e che si trova a questo LINK sul sito www.dialoghidarte.it/bottom-up-savona/. L’architetto, grazie alle sue competenze, avrà il compito di essere mediatore, traducendo i bisogni e desideri in un progetto condiviso.
Il percorso di formazione - I membri della comunità selezionata e l’architetto parteciperanno insieme a un percorso formativo dedicato, incentrato sui temi, principi e funzionamenti della rigenerazione urbana, dello storytelling, del crowdfunding e dell’utilizzo dei social network. Il percorso favorirà l’acquisizione di competenze utili e ad ampio spettro: creare coesione nel gruppo, definire ruoli e compiti tra i suoi membri, dare voce e forma ai bisogni di miglioramento degli spazi, tradurre il concept elaborato con il progettista in efficaci campagne di crowdfunding, acquisire strumenti idonei ad abilitare la comunità nell’ideazione e gestione delle sue attività future di lungo periodo. Bottom Up! è un format di microgenerazione urbana della Fondazione per l’architettura / Torino, realizzato tra il 2019 e il 2023. Il progetto è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito delle Linee guida 2023 per le pratiche collaborative per contribuire a rendere le persone protagoniste del proprio futuro all’interno delle comunità e nei territori.
Bottom Up! Savona è un progetto Dialoghi d’Arte finanziato da Fondazione Compagnia di San Paolo - Partecipazione civica attiva: linee guida per le pratiche collaborative. Dialoghi d’Arte lavora dal 2016 allo sviluppo del capitale culturale delle persone. Si occupa di formazione, ricerca e progetti culturali volti al benessere delle comunità attraverso la loro stessa partecipazione.