Attualità - 08 aprile 2024, 18:05

Rigassificatore, domani la Commissione Europea per le Petizioni esaminerà la raccolta firme contro il progetto di Vado Ligure

Stefania Scarone (M5S): "Si discuteranno le numerose violazioni delle norme comunitarie sollevate, mettendo in luce le preoccupazioni legate alla sicurezza, all'ambiente e alla partecipazione delle comunità locali nel processo decisionale"

"Il no al progetto di rigassificatore a Vado Ligure raggiunge una tappa cruciale; domani martedì 9 aprile, si terrà la discussione presso la Commissione Europea per le Petizioni a Bruxelles. Questo evento segue la massiccia raccolta di firme contro il rigassificatore, espressione tangibile della contrarietà della comunità locale al progetto. La petizione, promossa da cittadini, associazioni e sostenuta dalle europarlamentari Tiziana Beghin e Mariangela Danzì, ha raccolto un sostegno significativo, dimostrando il forte impegno e la determinazione della comunità savonese nel difendere il proprio territorio e l'ambiente marino". Lo afferma, attraverso una nota stampa, Stefania Scarone, Coordinatrice Provinciale M5S.

"La discussione alla Commissione Europea per le Petizioni offre un'opportunità unica per portare avanti le istanze della popolazione locale a livello europeo - si legge ancora nella nota - Si discuteranno le numerose violazioni delle norme comunitarie sollevate dalla petizione, mettendo in luce le preoccupazioni legate alla sicurezza, all'ambiente e alla partecipazione delle comunità locali nel processo decisionale. Il movimento di opposizione al rigassificatore resta unito e determinato nell'affrontare questa sfida cruciale per fermare il progetto e per proteggere il territorio e l'ambiente marino. La presentazione della petizione verrà esposta alla Commissione europea di Bruxelles dalla associazione Vadese 'Il Sogno di Daisy' prima firmataria, composta da una delegazione di tre persone, accompagnate dalla Coordinatrice Provinciale del M5S Stefania Scarone".

"Il movimento popolare contro il rigassificatore a Vado Ligure continua a crescere con il sostegno delle comunità e degli amministratori locali contrari al progetto e il riconoscimento a livello europeo è un passo determinante, vista l’importanza e l’urgenza  di ostacolare questo inutile impianto chimico" conclude la Coordinatrice Provinciale del M5S.

Redazione


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