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Sanità | 05 aprile 2024, 15:48

La tecnologia per raggiungere i pazienti in zone remote e un progetto di teleriabilitazione con Asl2 capofila in Liguria

L'azienda sanitaria potenzia i servizi per seguire i pazienti acuti sul territorio. Nel 2023 sono stati 600 i pazienti seguiti con televisite

La tecnologia per raggiungere i pazienti in zone remote e un progetto di teleriabilitazione con Asl2 capofila in Liguria

La tecnologia viene in aiuto del sistema sanitario e per l'Asl2 sono 600 i pazienti seguiti in televisita nel 2023 e 45 quelli sottoposti a teleriabilitazione respiratoria. Il potenziamento della medicina territoriale rientra negli investimenti del Pnrr che permetteranno di seguire i pazienti acuti sul territorio e sgravare gli ospedali. 

Il servizio di riabilitazione respiratoria in telemedicina, partito a maggio dello scorso anno, ha seguito 45 pazienti, si avvale di personale specializzato nella riabilitazione di  malattie dell'apparato respiratorio ed è rivolto a tutti i soggetti affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva.

In provincia di Savona – spiega Monica Cirone, direttore sociosanitario dell'Asl2 -  i pazienti che soffrono di questa patologia sono circa il 4,6% della popolazione con dati che variano dal 4,1% nel Distretto Albenganese, al 5% del Distretto savonese. Questi pazienti sono spesso affetti da esacerbazioni e riacutizzazioni della sintomatologia come dispnea, respiro affannoso, tosse e oppressione toracica, portando nei casi più gravi a necessità di ricoveri ospedalieri ripetuti. Pertanto, considerato l'andamento evolutivo della patologia, risulta di fondamentale importanza definire e strutturare percorsi terapeutici che favoriscano il riconoscimento precoce delle riacutizzazioni, l'autogestione, il miglioramento del benessere psicofisico e della qualità di vita”.

Il progetto di teleriabilitazione prevede la presa in carico di anziani affetti da  broncopneumopatia cronica ostruttiva per una durata di 8- 12 settimane con trattamenti bi-tri settimanali e rivalutazione a due e sei mesi dalla conclusione del percorso.

Ad oggi sono 45 i soggetti seguiti dal servizio di teleriabilitazione respiratoria – prosegue Cirone – Dall'analisi dei dati raccolti si evidenzia come i pazienti presi in carico dal servizio stiano riportando un netto incremento delle performance fisiche, una riduzione della percezione di dispnea associata alla patologia ed un miglioramento della percezione della qualità di vita. Inoltre dall'analisi della soddisfazione dell'utenza si è riscontrato come tutti i pazienti presi in carico siano stati soddisfatti del servizio ricevuto”.

Elena Romanato

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