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Attualità | 29 marzo 2024, 19:42

Il ritorno in piazza Govi delle piante fa discutere: a Boissano polemica tra il comitato "Beallu Buinzan" e l'Amministrazione comunale

Al centro del dibattito la sistemazione di alcuni alberi acquistati dal comitato e le incombenze burocratiche per la loro messa in opera

Il ritorno in piazza Govi delle piante fa discutere: a Boissano polemica tra il comitato "Beallu Buinzan" e l'Amministrazione comunale

Scoppia la polemica a Boissano per la mancata messa a dimora, in piazza Govi, di alcune piante acquistate dal comitato Beallu Buinzan per essere donate all'Amministrazione comunale.

Un'idea nata in seno al comitato per "un po' di bellezza, senso di appartenenza e storia", riportando le piante nella piazza le piante come nei decenni passati, un fine "che si è ritenuto bello condividere con gli abitanti tramite tante piccole donazioni omaggiate da una simbolica piantina aromatica o dalle storie che pubblichiamo sulla nostra pagina Facebook", spiegano, e per la quale l'Amministrazione era stata coinvolta con la richiesta di un parere.

E un'apertura, secondo Beallu Buinzan, ci sarebbe pure stata: "Siamo quindi arrivati a pensare di avere concordato tempi e modi fino a un incontro dei primi dello scorso dicembre nel quale si era rimasti che la piantumazione sarebbe avvenuta a breve, dopodiché siamo stati messi di fronte a un irrigidimento su posizioni che si ritenevano da tempo superate anche perché non di competenza di chi dona". Il riferimento è ad "aspetti tecnico burocratici quali la progettazione di chissà cosa, il contattare per conto del Comune eventuali enti preposti e peggio ancora prendersi cura in modo perenne del verde pubblico per il quale già pagano tasse".

Insomma, posizioni che hanno portato il comitato a donare le piante ad altri comuni "che con gioia le hanno accettate prevenendone così il deperimento". Nonostante questo, al comitato boissanese resta l'amaro in bocca per "un'iniziativa che avrebbe dovuto potuto rallegrare, unire ed aggregare, in un momento in cui il paese ne ha grande bisogno", così come invece accaduto "con diversi interlocutori" circa "il ripristino del tetto della chiesa", e con una disponibilità "per riprendere il discorso quando ci sarà un cambio di indirizzo in proposito".

Il vulnus della questione quindi, secondo il consigliere di minoranza Giacomo Davide Mattiauda, sarebbe stato per la precisione quello, da parte del Comune, di non voler prendere in carico la futura manutenzione delle piante: "Sono estremamente perplesso. Avrebbero generato futuri costi di manutenzione ma penso anche un forte segnale nell'intento di far tornare il paese quello di una volta, quando la piazza lasciava spazio a delle bellissime piante e l’intero territorio godeva di ottima salute fornito in generale anche da molteplici servizi a differenza di oggi. Sarebbe stato sicuramente un bel segnale da parte dell'amministrazione nella direzione di voler cercare di far tornare Boissano quello di una volta".

Non è tardata in tutto questo rapido botta e risposta, la replica da parte dell'Amministrazione che, senza negare l'entusiasmo con cui inizialmente ha accolto la proposta del comitato e dichiarandosi "tuttora disponibile all’esecuzione del lavoro", ha voluto chiarire come al contempo abbia anche ammesso di non potersi "accollare alcuna spesa inerente tale opera" se non "l’onere di rendere disponibile l’allaccio all’acquedotto comunale per irrigare le piante e di gestire l’ordinaria manutenzione del fogliame".

La replica riporta quindi a dicembre, quando "Beallu Buinzan" ha acquistato le piante senza avere ulteriori contatti: "Ci siamo trovati nella condizione e di dover ribadire nuovamente al comitato che dovevano essere intraprese tutte le procedure necessarie per poter procedere alla piantumazione in sicurezza, comunicando inoltre che in quel momento si stava procedendo alla sistemazione dell’impianto di illuminazione pubblica nella piazza e che, quindi, non era possibile procedere nell’imminenza. A questa comunicazione non è seguito nessun atto o comunicazione da parte del comitato se non quella di febbraio in cui il Comune veniva informato che a febbraio si sarebbe proceduto alla piantumazione degli alberi".

Dopodiché, sempre secondo quanto riferito nella sua nota dal Comune, il presidente del comitato è stato convocato dall’assessore Carrieri e dal comandante della Polizia locale Perlungher i quali avrebbero ribadito le incombenze burocratiche quali "un progetto per la posa in totale sicurezza delle piante", con il responsabile della municipale messosi a disposizione "per qualsiasi chiarimento in merito e collaborando attivamente al raggiungimento del risultato, prendendo esso stesso tutti i contatti possibili per giungere ad una positiva conclusione della procedura".

A quel punto vi sarebbe stata la rottura: "Il presidente del Comitato ha comunicato l’intenzione di chiedere ad altre Amministrazioni di dare ricovero alle piante - dicono dal Comune - e non possiamo fare altro che prenderne atto".

"Le piante dovrebbero essere posizionate in un’aiuola non piana e in aderenza a una curva della strada provinciale da una parte, e in prossimità della piazza del paese dall’altra" aggiungono, sottolineando come si rendano così necessario "tutte le garanzie [..] per una corretta collocazione delle piante che, arrivando ad altezze e dimensioni importanti, potrebbero ricadere sulla provinciale o sulla piazza causando danni alle persone".

La disponibilità dell’Amministrazione, secondo quanto affermato nella nota, permane "sulla base degli accordi [..] definiti nelle precedenti riunioni, con la piena disponibilità degli uffici a collaborare per la gestione della pratica necessaria al fine di rendere concreto un progetto lodevole rivolto alla comunità" o altrimenti "nell’eventualità che questo si renda necessario, a trovare una collocazione alternativa all’interno del territorio comunale che comporti meno problematiche in materia di sicurezza".

Roberto Vassallo

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