Coinvolgimento, partecipazione e dialogo. Un anno dopo il lancio del progetto alla Sala della Sibilla del Priamar, a cui sono seguiti la costituzione dell’ufficio di candidatura e mesi di lavoro anche con i cittadini e il territorio della provincia, quantificati in 72 incontri per 800 persone coinvolte solo negli ultimi 2 mesi, Savona, città candidata a Capitale italiana della Cultura 2027, presenta il tema con cui articolerà il programma culturale del suo dossier: “Nuove rotte per la cultura”.
Il tema nasce dalla nuvola di parole generata dall'ascolto di tutti i partecipanti alle riunioni svoltesi sul territorio e condivisa dai comuni della provincia di Savona che appoggiano la candidatura della città per costruire un nuovo progetto socio-culturale di sviluppo territoriale volto a ridefinire l’identità di Savona e dei paesi della costa e dell’entroterra.
Le nuove rotte sono quelle che partono e arrivano dalla Liguria e da Savona in particolare - porto da oltre 4.000 anni, al centro di una rete di scambi da ogni parte del mondo – con relazioni consolidate con città e nazioni di tutto il Mediterraneo, con cui costruire contenuti ed esperienze uniche, nuove, sostenibili, replicabili. Le nuove rotte sono anche quelle create dalla condivisione con il pubblico, formato dai residenti e dai turisti, chiamati a discutere e a riportare nella vita quotidiana il senso del confronto e del dialogo culturale: 27 sono le parole individuate per un vocabolario culturale innovativo.
Le nuove rotte sono, infine, le 27 produzioni originali attivate da Savona e altrettante inviate dal resto dell’Italia e del mondo sui temi più rilevanti del momento. Il luogo simbolo, deputato alla produzione di contenuti, sarà il Palazzo Della Rovere che grazie ai fondi del PNRR entro il 2027 sarà il nuovo Guggenheim del nord-ovest, ma il progetto valorizzerà gli altri grandi monumenti culturali, a partire dal Priamar, l’opera fortificata più imponente della Liguria, polo culturale e turistico dell’intera regione, e dal San Giacomo, il convento francescano che sarà completamente recuperato, per poi coinvolgere tutti i luoghi più importanti della città e dei comuni del comprensorio.
Savona è la provincia più longeva della Liguria e d’Italia, con il 29,7% della popolazione residente che ha più di 65 anni e un’età media di 50 anni (dati Istat 2023) ed è la città ligure dove si vive meglio, secondo l’indagine sulla qualità della vita in Italia Oggi-Ital Communications in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. Ha un passato di storie economiche, politiche, scientifiche, culturali e sportive e ha un presente di grande potenzialità con il porto, il Campus e un territorio provinciale che conta 38 strutture museali, una capillare rete associativa di welfare, 455 società sportive con 34.259 atleti e il numero record di Bandiere Blu.
È una città che guarda al futuro, aspirando a diventare la “Città dei 90 minuti” dove, nel raggio di 90 minuti a piedi, in treno, in bici o in auto, si può godere di un’offerta turistica, culturale e outdoor unica. È, infine, il capoluogo di una provincia, prima in Liguria per presenze turistiche e ottava in Italia per tasso di turisticità, a cui intende associare una capacità di ideazione e di progettazione in cui cultura scientifica, tecnologia e sapere artigiano si uniscono alla cultura più tradizionale per dare il via ad un nuovo umanesimo alla portata di tutti.
"Questo progetto – spiega il sindaco di Savona Marco Russo – tiene insieme perfettamente due obiettivi fondamentali della candidatura di Savona a Capitale italiana della cultura. Da un lato raccoglie i tanti stimoli ricevuti in questi mesi, quindi fornisce un grande contributo alla ridefinizione della nostra identità, tra storia e futuro, rispondendo così all’obiettivo di completare finalmente il suo percorso di transizione dalla città industriale del Novecento alla città del futuro. Dall’altro lato questo progetto colloca Savona in uno scenario internazionale, le restituisce la giusta e necessaria ambizione, un piano che non le è consueto ma che le è consono in quanto culla delle rotte del Mediterraneo. È una grande rotta per Savona".
"Credo che quella di Savona sia una candidatura quantomai opportuna – dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – intanto perché è una città del Mediterraneo e la Liguria è una parte fondamentale di quel mare a cui tanto valore stiamo dando in questi anni, poi perché questo è un momento particolarmente importante per la nostra cultura, a cominciare dalla valorizzazione del territorio, grazie ai lavori del PNRR e il recupero dei nostri borghi storici. Noi ovviamente tifiamo per Savona e siamo a disposizione dell’amministrazione comunale e di tutti coloro che parteciperanno al comitato scientifico per elaborare un progetto culturalmente valido. Il nostro è anche un sostegno alle idee, alla storia, al futuro e all’economia della nostra città. Come dico molto spesso con la cultura si fa turismo, business, accoglienza, ristorazione, valorizzazione di tutto un territorio. In bocca al lupo a Savona".
"Non ci candidiamo per quello che già abbiamo – precisa Paolo Verri, coordinatore della candidatura – ma per quello che ancora non abbiamo e che vogliamo costruire. Ci sono molte nuove sfide da affrontare e una nuova visione culturale ne è alla base. Da Savona partiranno rotte che toccheranno tutta Italia, il Mediterraneo, ma anche molte altre nazioni del pianeta. Perché solo la cultura davvero ci può riunire".
Il progetto di candidatura di Savona a Capitale italiana della cultura 2027 vede il coinvolgimento dei comuni della provincia che stanno rispondendo con grande entusiasmo e disponibilità, allargando ogni giorno il perimetro territoriale di candidatura. I comuni che ad oggi hanno manifestato la propria disponibilità a sostenere la candidatura sono: Albenga, Albissola Marina, Albisola Superiore, Altare, Bergeggi, Borgio Verezzi, Calizzano, Carcare, Cairo Montenotte, Celle Ligure, Ceriale, Finale Ligure, Millesimo, Noli, Osiglia, Pietra Ligure, Quiliano, Spotorno, Stella, Tovo San Giacomo, Vado Ligure, Varazze, Villanova d’Albenga.
Il percorso di candidatura prevede il massimo coinvolgimento della città e dei cittadini, al fine di confrontarsi e interrogarsi sul tema delle nuove rotte. Pertanto, tutte le iniziative culturali che già sono state programmate per il 2024 saranno orientate al tema di candidatura.
Questi appuntamenti diventeranno così occasione di promozione di Savona 2027. Nel frattempo, saranno immaginate e programmate nuove iniziative per il 2025 e per il 2026, tappe di avvicinamento verso l’anno di candidatura. Nel percorso di avvicinamento alla presentazione del dossier di candidatura, Savona ha inaugurato al Museo della Ceramica la mostra Arturo Martini.
La trama dei sogni che dialoga con Pesaro 2024, Capitale italiana della cultura, grazie alla collaborazione del laboratorio didattica del Museo savonese con la città di Pesaro.
Sono poi in corso gli appuntamenti con la lirica dell’Opera Giocosa, che ha avviato la stagione il 24 febbraio con un grande omaggio a Renata Scotto. Ad aprile è in programma il festival diffuso di arte contemporanea Connexxion (20-27 aprile). A maggio Zerodiciannove, il festival della letteratura per ragazzi (2-5 maggio) le celebrazioni dei 100 anni dell’associazione A Campanassa, custode delle tradizioni di Savona (14 maggio) e il Festival della Maiolica (9-12 maggio) che si lega ad un’altra città italiana della ceramica, Agrigento, Capitale italiana della cultura 2025: 38 artisti savonesi e siciliani realizzeranno formelle che verranno esposte a Villa Cambiaso in occasione del Festival e l’anno successivo saranno presentate ad Agrigento nell’anno di Capitale italiana della cultura 2025.
A giugno il Voxonus Festival Barocco dell’Orchestra Sinfonica di Savona dedicato alla musica barocca. A luglio Parole Ubikate in mare, il festival letterario organizzato dalla libreria Ubik, Savona Downtown Festival, un progetto culturale e musicale sviluppato intorno alle Notti Bianche, il Festival Internazionale di Musica dell’Ensemble Nuove Musiche e il Festival Economia in Anteprima, proposto dalla libreria Feltrinelli.
Ad agosto Cinema in Fortezza, al Priamar sotto le stelle, il Festival Internazionale Mandolistico e il Savona Street Fest, organizzato dall’associazione Street Fest dove le protagoniste sono la cultura hip hop e urban (29 agosto-1° settembre). Fino ad arrivare al grande concerto di Capodanno in piazza che chiuderà il 2024. In programma per il 2025, la Processione del Venerdì Santo, un evento di fede, cultura e devozione popolare che valorizza la storia e le tradizioni della città con un evento unico a livello nazionale: le visite straordinarie alle casse lignee conservate negli oratori savonesi.
Savona candidata a Capitale italiana della cultura 2027, ha un logo che parte dalla storia per raccontare il cambio di rotta (rigenerazione e mutamento), un marchio per cogliere e raccontare in sintesi i tratti identitari della città e un visual che non è altro che l’espressione più ampia della storia, della cultura, della bellezza e delle tradizioni della città. Una “O” si frammenta per generare movimento visivo a mo’ di countdown rappresentando le keywords: cambio di rotta, rigenerazione, mutamento. Il colore primario è il blu cobalto delle decorazioni della tradizione ceramista con una pennellata moderna di un colore acceso, il magenta, che rappresenta l’evoluzione moderna del rosso dello stemma della città.
Da oggi sono attivi i nuovi canali social dedicati: Facebook, Instagram e WhatsApp. Il nome dei vari canali sarà Savona 2027 e l’hashtag è #savona2027. Saranno impostati con una comunicazione interattiva e guidata dall’ascolto, esattamente come sta avvenendo in tutto il percorso di candidatura. A breve verrà attivata anche una newsletter e andrà online uno specifico sito.
Il calendario della candidatura
27 marzo 2024
Definizione del tema, del logo e attivazione dei social dedicati
Luglio 2024
Presentazione della manifestazione di interesse alla partecipazione del bando
Settembre 2024
Presentazione del dossier di candidatura
Dicembre 2024
Nomina delle 10 città candidate finaliste Marzo 2025 Audizione pubblica di presentazione e approfondimento del dossier di candidatura al Ministero
Primavera 2025 Nomina della città vincitrice “Capitale italiana della cultura 2027”.