"Sabato 23 marzo scorso a Savona, ad ascoltare i rintocchi della Campanassa tra tantissime fiaccole accese eravamo in tremila. Tremila persone che hanno riempito nuovamente Piazza Sisto IV prima e Piazza del Brandale dopo, per ribadire l’ennesimo 'no' allo scellerato progetto 'FSRU Alto Tirreno' inutile, dannoso ed imposto dall’alto senza alcuna possibilità di dialogo. Tremila persone che rappresentano la realtà di un territorio vivo, che vuole decidere come impostare il proprio futuro. Un Presidente di Regione non dovrebbe difendere gli interessi dei cittadini per dovere istituzionale? Pare non sia il caso, per cui è al Commissario 'Influencer' che ci rivolgiamo".
Con una nota che comincia così il comitato civico #quellidellaCATENA, che raccoglie una libera rappresentanza di cittadini al di là della connotazione politica ma contrari al progetto del rigassificatore tra la rada di Savona-Vado e la Val Bormida, ha commentato le ultime recenti esternazioni del presidente Toti circa l'avanzamento dell'iter e le vicende .
"Ieri, in un messaggio social, ci ha definito 'la Liguria del no che si oppone alla Liguria del sì' - scrivono - offendendo ancora una volta la nostra intelligenza con il solito vile tentativo di declassare una protesta apolitica di liberi cittadini nell’eterna dicotomia tra 'chi si assume la responsabilità di fare le cose' e chi 'strumentalizza ogni dubbio e ogni paura', tra presunta modernizzazione condita da inopportune metafore di 'rovi e rovine'".
"Noi non vediamo rovi e rovine - puntualizzano - l’unico modo per costruire 'un futuro migliore […] per le generazioni che verranno' non è imporre ad aree con un lungo passato di sacrificio nuovi insediamenti industriali e relative servitù, ma salvaguardarne il processo di mutazione in atto, fatto di un mare ricco di Bandiere Blu, di aree protette e di un entroterra rigoglioso".
"Ecco, noi 'cittadini del no' diciamo invece si all’indipendenza energetica mediante una politica lungimirante - aggiungono - alla tutela del mare e della biodiversità, al turismo e suo indotto, alle piccole comunità energetiche, a tutte le opere innovative in armonia con il territorio e le comunità locali e non di meno, al rispetto dei cittadini e delle amministrazioni locali, cardini di ogni democrazia che voglia definirsi tale".
"Le fiaccole non si spegneranno - continuano #quellidellaCATENA - continueranno a illuminare il futuro del nostro territorio. E la Campanassa non cesserà di suonare, continuerà a unirci nella custodia del nostro futuro. L’eco dei rintocchi arriverà anche alla splendida Villa Zanelli, che l‘alter ego Presidente della Regione Liguria inaugura in pompa magna proprio oggi, ma con 'vista rigassificatore' come spada di Damocle domani. Un grandissimo si al futuro, quello vero" concludono dal comitato civico.