“Ritengo particolarmente irrituale che un comune non si esprima su quelle che sono le sue preferenze. Un sindaco dovrebbe esprimere la sua preferenza o quello che ritiene meglio per il suo territorio anche a tutela dei suoi cittadini e della sua pianificazione urbanistica”.
Così il presidente della Regione Giovanni Toti a margine dell’apertura al pubblico di Villa Zanelli, è intervenuto dopo la secca risposta del sindaco di Quiliano Nicola Isetta alla lettera ricevuta dalla struttura commissariale in merito al progetto del rigassificatore e alle due proposte di posizionamento dell’impianto Pde sul territorio quilianese che contiene apparecchiature di filtraggio e misura del gas naturale oltre alla regolazione della pressione.
Secondo il progetto di Snam è prevista la collocazione in località Gagliardi, area verde con un'abitazione e la presenza di alberi d'ulivo e di albicocche, ma questa ipotesi era stata respinta fermamente dall'amministrazione comunale che nelle proprie osservazioni ha espresso tutta la propria contrarietà.
Da lì quindi la missiva di Toti nel quale sarebbero state proposte due alternative per il posizionamento: una più a monte della località Gagliardi (nella quale è presente un maneggio) e l’altra tra Vado e Quiliano tra i campi sportivi Dagnino e Chittolina. Area dismessa da Tirreno Power, nella zona in cui erano presenti le baracche di servizio, per la quale però era già stato trovato nel 2020 un accordo per l'acquisto con Autoliguria per la creazione di un polo dell'automobile.
“Si sta facendo grandi polemiche, propaganda e poca precisione. In questo momento parte a Roma la commissione nazionale di Via dopo che abbiamo individuato la versione definitiva dei tracciati a terra e a mare da parte di Snam - ha continuato il presidente regionale e commissario straordinario di Governo - La risposta di Quiliano serviva per definire l’ultimo step del progetto ovvero quella stazione di pompaggio che serve a poi mettere in funzione l’impianto. Abbiamo chiesto correttamente quale area il comune ritenesse più adeguata e meno impattante, ci ha risposto di lavarsene le mani che non avrebbe scelto e abbiamo scelto perché ci hanno abituato a differenza di altri a prenderci le nostre responsabilità fino in fondo”.
“Una volta che la commissione di Via avrà parlato mi auguro che tutti i rappresentanti delle istituzioni rispettino quello che è un parere tecnico di un ente della Repubblica Italiana. Si aprirà poi la conferenza dei servizi dove abbiamo già detto che siamo disponibili ad ammettere il comune di Savona” conclude Toti.