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Eventi | 20 marzo 2024, 11:39

50 anni dal Monumento alla Resistenza: Savona riscopre la memoria con una trilogia di eventi

Un talk alla Sibilla aperto alla cittadinanza e alle scuole, proiezioni di filmati video originali e l'opera dell'artista torinese Silvia Margaria in piazza Martiri. Dal 25 marzo al 24 Aprile l'arte e la cultura per riscoprire la storia della nostra città

50 anni dal Monumento alla Resistenza: Savona riscopre la memoria con una trilogia di eventi

Un talk aperto alla cittadinanza e alle scuole (il 25 marzo), una performance artistica (il 20 aprile) e, in occasione della tradizionale fiaccolata del 24 aprile, la proiezione in piazza di un video amatoriale che ci riporta al 20 aprile 1974, giorno in cui fu inaugurato il Monumento alla Resistenza. Quest'anno l'opera di Agenore Fabbri che campeggia in piazza Martiri compie 50 anni. Per questo il Comune di Savona e il Festival CONNEXXION hanno ideato una trilogia di eventi che disegna una sorta di percorso nella Memoria grazie all'arte e alla cultura.

“Celebriamo – dice l'Assessore alla Cultura Nicoletta Negro – un monumento che è uno dei simboli della storia di Savona, città Medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza, città che quest'anno si candida a Capitale Italiana della Cultura. Il passato e il futuro si intrecciano in un percorso che va alla riscoperta delle nostre radici, della nostra storia, che ci aiuta a definire l'identità di Savona. In tutto questo la lotta partigiana ha rivestito un ruolo importante. Ogni anno, durante le Celebrazioni per il 24 aprile, diamo quasi per scontato il monumento di quel grande artista del '900 che è stato Agenore Fabbri. Quest'occasione ci fa riscoprire il valore dell'opera d'arte all'interno di un contesto urbano. Arte e cultura ci aiutano a creare simboli nei quali le comunità si riconoscono”.

"Con il talk, che pone sotto il riflettore la monumentalità, ci avviciniamo alla seconda parte di CONNEXXION - spiega la curatrice Livia Savorelli -, che dedica un momento speciale al Monumento alla Resistenza nel giorno che celebra i suoi 50 anni, con una performance dedicata: Bandite di Silvia Margaria, che sarà messa in atto davanti al monumento da sbandieratori professionisti, che attraverso una coreografia studiata muoveranno e “attiveranno” le bandiere Bandite. Da sempre la bandiera è stata utilizzata per rappresentare un’ideologia, un credo, un’appartenenza. La bandiera è simbolo di valori e la danza messa in atto dagli sbandieratori può diventare simbolicamente un nuovo processo di valorizzazione di storie nella Storia".

Il talk del 25 marzo ripercorre gli eventi del '74: dall'inaugurazione del monumento alle bombe

Forti di una collaborazione che ha già superato la fase di rodaggio, il Comune di Savona e il Festival CONNEXXION curato da Livia Savorelli accendono, dunque, i fari sul 1974, a partire dall'opera di Agenore Fabbri che lunedì 25 marzo alle ore 10.30 è protagonista alla Sibilla del talk “Ripensare il Monumento. Tra storia e ideologia nel segno della memoria” con Luca Bochicchio (direttore scientifico del Museo della Ceramica di Savona e del Museo Diffuso di Albissola Marina oltre che docente di Storia dell'arte contemporanea all'Università di Verona) e Angelo Maneschi (docente di Storia e Filosofia, collaboratore scientifico dell'ISREC) come relatori.

Dopo la seconda guerra mondiale si apre per l'Italia una lunga fase storica in cui il Paese vede sorgere un numero crescente di monumenti pubblici, volti a ricordare e immortalare i nuovi valori civili nati dall'esperienza del conflitto e della guerra di liberazione. Ogni monumento porta con sé, più o meno sopito o celato, un conflitto sociale all'interno delle comunità che si sentono o non si sentono rappresentate o addirittura toccate nella memoria viva dal nuovo monumento. Ad Albissola Marina vi è stato un caso nazionale altamente simbolico e problematico, quello del Monumento ai Caduti di Tutte le Guerre di Leoncillo, eretto sul lungomare e inaugurato nel 1958. Intorno a quell'opera, considerata dal punto di vista artistico una della delle più importanti e innovative dell'intera arte del Novecento, si sono coagulate tensioni, delusioni, rivendicazioni e speranze di diverse comunità di cittadini e di artisti, che in altri termini si ripetono anche nel 1974 per il Monumento alla Resistenza di Savona.

La conferenza, di circa due ore, è aperta al pubblico. E' particolarmente gradita la presenza delle scuole. Si richiede la prenotazione scrivendo alla mail rsvp@connexxion.it

Il 20 aprile 1974, alla presenza di diecimila persone, viene inaugurato a Savona il Monumento alla Resistenza di Agenore Fabbri. Quella grande manifestazione di popolo si inserisce in un contesto di eventi che rendono il 1974 un anno cruciale, in cui si intrecciano contraddittoriamente luci ed ombre: la vittoria del NO al referendum sul divorzio, le due stragi neofasciste di Brescia e dell’Italicus, il sequestro a Genova del giudice Mario Sossi da parte delle B.R. Nel 1974 Savona ha 80.000 abitanti, resta storicamente una città operaia (anche se in via di rapida terziarizzazione) e possiede un ricco tessuto associativo (partiti, sindacati, consigli di quartiere).

I cittadini e le cittadine, che affollano piazza Martiri della Libertà il 20 aprile, non possono sapere che la prova di unità, partecipazione, spirito civico, offerta quel giorno, sarà ben presto chiamata a misurarsi con una sfida drammatica, prolungata, martellante: il 30 aprile esploderà infatti, rivendicata da Ordine Nero, la prima delle dodici bombe di Savona.

Fiaccolata e video-proiezioni

Altro appuntamento clou della trilogia dei 50 anni del Monumento della Resistenza è quello che andrà in scena la sera del 24 aprile, in occasione della tradizionale fiaccolata.

Durante l'intervento del sindaco Marco Russo sarà proiettato in loop un video originale amatoriale girato il 20 Aprile 1974, giorno dell'inaugurazione del Monumento di Agenore Fabbri alla quale prese parte anche Sandro Pertini che pochi anni dopo sarebbe stato eletto presidente della Repubblica. Il video, il discorso del sindaco, l'orazione civile e l'intera celebrazione saranno valorizzate anche da una speciale proiezione sui palazzi di piazza Martiri che accompagnerà l'intera cerimonia.

La performance dedicata alla partigiane

Ancora spazio all'arte e alla memoria nell'appuntamento del 20 aprile alle ore 11, di nuovo in piazza Martiri, con la performance dell'artista torinese Silvia Margaria che analizza i riti di commemorazione delle partigiane del savonese. Si tratta di uno dei due Special

Project dell'edizione 2024 del Festival CONNEXXION. Con Bandite, che è il titolo dell'opera, si analizzano i riti di commemorazione dei caduti della Resistenza che si eseguono davanti ai cippi della memoria a loro tributati e gli onori della bandiera. Dopo giorni a Savona dedicati alla visita e allo studio dei cippi tributati ad alcune partigiane del savonese Clelia Corradini, Ines Negri, Franca Lanzone, Paola Garelli, Luigia Comotto e alla targa commemorativa dedicata al ruolo delle Suore "Maria bambina" dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, l'artista ha ideato una serie di bandiere, una per ogni partigiana, che saranno sventolate con fermezza e trasporto dagli sbandieratori del Comitato Palio Castell'Alfero, in una performance in cui la danza della bandiera da loro condotta, rappresenta simbolicamente un nuovo processo di valorizzazione di storie nella Storia.

Il progetto è realizzato in collaborazione con l'Associazione A Campanassa.

Comunicato stampa

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