Politica - 20 marzo 2024, 10:46

Ex ospedale S. Maria in Bethlem, si riaccende la polemica. Varazze Domani: "Le chiacchiere furono tante e i fatti zero"

La struttura è nuovamente all'asta. Il consigliere Bozzano aveva spiegato che verrà realizzata una casa di comunità Spoke

Scoppia nuovamente la polemica sull’ex ospedale Santa Maria in Bethlem di Varazze. La struttura passata da Asl2 una decina di anni fa ad Arte Genova andrà nuovamente all’asta dopo i primi due tentativi di vendita andati deserti. 

Nel luglio 2022 era stato svolto un sopralluogo sul posto dal consigliere regionale Alessandro Bozzano, il sindaco Luigi Pierfederici e l’ex direttore generale Asl2 Marco Damonte Prioli, nel quale era stato dichiarato da Bozzano che la “struttura deve essere recuperata per essere utilizzata in ambito socio-sanitario”. 

Un mese prima la minoranza di Varazze Domani aveva puntato il dito richiedendo, anche con un ordine del giorno respinto in consiglio comunale, l’utilizzo come casa di comunità hub vista la carenza di un presidio nel levante savonese e in tutta risposta lo stesso consigliere regionale aveva risposto che “il Levante Savonese non è un’isola, ma un territorio che omogeneamente anche in tema sanitario fa parte di un complesso sistema di risposta. Esso sarà sede di una Casa di Comunità Spoke, oltre che di un centro di riabilitazione post operatoria per malati neurologici”. 

“Se l’immobile dell’ex ospedale di Varazze non fosse stato impropriamente ed inopportunamente ceduto dall’amministrazione Delfino oggi non sarebbe stato cartolarizzato verso Arte Genova. Ci vuole lungimiranza quando si governa cari consiglieri” aveva continuato Bozzano.

“La sede presa in considerazione per la realizzazione di tale struttura sanitaria è proprio l’ex ospedale di Varazze, che troverà quindi nuova destinazione e sarà salvato dall’abbandono in cui è caduto causa la cartolarizzazione del patrimonio Asl posto in essere proprio per coprire i debiti esistenti al tempo sul sistema sanitario ligure. Il piano prevede inoltre che, al fianco della CdC Spoke, venga realizzato un centro di riabilitazione per malati neurologici - aveva puntualizzato e attaccato il capogruppo della lista Toti - Come già accaduto per l’hub vaccinale realizzato nel palazzetto dello sport varazzino per rispondere alle esigenze del comprensorio, ancora una volta Varazze avrà un ruolo centrale per il comprensorio Levante Savonese. Come sempre le chiacchiere stanno a zero, a contare sono solo i fatti. Del populismo, tra l’altro anche mal posto, ne facciamo volentieri a meno. Sono finiti i tempi”.

A distanza di poco meno di due anni la discussione è tornata ad accendersi.

“Fui additato di populismo, di ignoranza in materia, con l’aggravante di essere un medico, solo perché io chiedevo che si cercasse di ottenere una casa di comunità hub. Fu promesso che questo edificio sarebbe rientrato nel circuito sanitario della provincia di Savona come Casa di Comunità Spoke - ha detto il consigliere di Varazze Domani Giacomo Robello - Ad oggi vedo un edificio ancora chiuso, in condizioni non proprio ottimali e non vedo nessuna casa di comunità spoke. Voglio ricordare a chi fece delle promesse altisonanti che le chiacchiere furono tante e i fatti stanno a zero. Quando si fanno promesse che non si possono mantenere equivale a prendere in giro i cittadini e i varazzini questo non lo meritano”.

"L’ex ospedale in vendita ed è pronto per un’altra operazione immobiliare e intanto sempre meno servizi (anche sanitari) e spazi comuni per i cittadini ancora insufficienti. Le promesse gridate dal Sindaco e dal Consigliere regionale Bozzano, come era immaginabile, non hanno avuto seguito. E’ il momento di invertire la rotta per la nostra città" fa eco la collega di minoranza Paolo Busso.